05 dicembre 2013
La Ferrovia della Val Roja è una rete ferroviaria storica, un capolavoro di ingegneria che congiunge Cuneo a Nizza attraverso Ventimiglia. Costruita nel 1853 per collegare rapidamente il Piemonte al mare, copre un tratto di 100 km attraverso le montagne, toccando diverse altitudini. La Ferrovia è una preziosa testimonianza del passato del nostro Paese e oggi è anche considerata essenziale per l'economia locale poiché compie un percorso indispensabile per unire Italia e Francia e favorire gli scambi commerciali tra i due Paesi.
Gli ultimi interventi sulla linea risalgono al 1976, a quasi 40 anni fa: oggi sono necessari ulteriori restauri. La convenzione bilaterale del 1970 imponeva all'Italia di sostenere tutti gli oneri per la manutenzione e la gestione della ferrovia; negli ultimi anni lo Stato italiano andava chiedendo alla Francia una suddivisione equa di questi costi per evitare che la Ferrovia venisse chiusa definitivamente.
Il Presidente del FAI Andrea Carandini, in una lettera aperta al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Maurizio Lupi, ha definito la ferrovia della Val Roja " una straordinaria opera dell'ingegno umano. In meno di 50 chilometri in linea d'aria supera un dislivello di 1.000 metri in un territorio affascinante, ma straordinariamente impervio. Ancora più straordinaria se si pensa che appartiene ad un'epoca a cavallo tra ‘800 e ‘900, quindi importante anche da un punto di vista storico, pensata ancora prima dell'Unità da Cavour che vedeva l'importanza di unire direttamente Torino a Nizza. Tocca borghi e cittadine medioevali e barocche con scorci di grande suggestione, attraversa orridi e gole con panorami mozzafiato”.
Ora siamo giunti a una svolta, anche grazie all'impegno e alle richieste del FAI (supportato dalla Presidenze Regionali Piemonte e Liguria e dalle Delegazioni di Cuneo e Imperia): il Ministro Lupi infatti ha annunciato un finanziamento di 29 milioni di euro per il mantenimento, la gestione e la modernizzazione della linea. Il finanziamento dovrebbe essere assicurato da un emendamento alla legge di Stabilità 2014.
Questo in linea con gli esiti del vertice Italia-Francia del mese scorso, in cui entrambi i Paesi hanno riconosciuto l'importanza di mantenere attivo il collegamento ferroviario, considerato il suo grande valore storico e culturale, in un ottica di valorizzazione dei territori che attraversa dal punto di vista turistico e commerciale.
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