18 marzo 2022
I programmi e le testate Rai raccontano tutto l’anno le meraviglie del nostro Paese. Ma Rai è sempre più impegnata anche a sensibilizzare il pubblico verso i progetti di sostenibilità ambientale e di emergenza climatica. Come racconta questi valori?
La Rai, tra i pilastri della sua missione di servizio pubblico, ha indicato insieme alla rilevanza, l’inclusione e la credibilità, proprio la sostenibilità. Ci sono molti modi per raccontare cosa sia lo sviluppo sostenibile e perché rappresenti un valore fondamentale per il mondo di oggi.
La programmazione Rai dà spazio quotidianamente alle tematiche ambientali, nelle trasmissioni e nei notiziari, su tv, radio e digitale. Ma la chiave di maggiore successo resta sempre quella di coinvolgere il pubblico, di renderlo partecipe. È accaduto da poco con M’illumino di meno, l’iniziativa di Radio2 che mobilita singoli cittadini, associazioni e istituzioni, chiedendo di compiere gesti semplici di risparmio energetico: spegnere l’interruttore, scegliere la bici al posto dell’auto, crescere una pianta. Hanno aderito milioni di persone in tutta Italia. C’eravate, in prima linea, anche voi del FAI.
E con il Fondo per l’Ambiente Italiano, dal 21 al 27 marzo, la Rai tornerà a coinvolgere il pubblico parlando di sostenibilità ambientale, stavolta attraverso il racconto dei tesori nascosti d’Italia: bellezze sparse su tutto il territorio, che devono buona parte della loro meraviglia proprio a una felice armonia tra opera dell’uomo e ambiente circostante. Un equilibrio fragile, che per mantenersi ha bisogno del contributo di tutti e di una nuova sensibilità: di un approccio, appunto, sostenibile.
La Rai da anni si impegna ad appoggiare il FAI nell'azione di educazione e sensibilizzazione degli italiani sul valore del Patrimonio di arte, storia e natura del nostro Paese. Quali sono le azioni della Rai nella Settimana per i Beni Culturali Rai e FAI?
Il patrimonio culturale italiano, con la sua straordinaria varietà, ci insegna che la bellezza nasce anche dal dialogo e dalla contaminazione: una lezione di pace, in settimane drammatiche, in cui la guerra e la volontà di dominio stanno sconvolgendo l’Europa e il mondo. La Rai e il FAI per questo hanno voluto mantenere il tradizionale appuntamento di primavera con il pubblico e il racconto delle meraviglie artistiche e ambientali d’Italia attraverserà, come sempre, la nostra programmazione, su tutti i canali e tutte le piattaforme.
Quale luogo poco conosciuto le piacerebbe venisse aperto in occasione delle Giornate FAI di Primavera? Perché?
Uno dei luoghi del cuore per me è San Nicolò di Capodimonte: nulla a che fare con la reggia napoletana, a dispetto del nome. Si tratta di una piccola chiesa romanica, che si trova in Liguria, in una frazione di Camogli. Questo edificio religioso dell’anno Mille si incontra percorrendo uno dei sentieri più affascinanti dell’area del parco di Portofino, che poi è una delle mie camminate preferite. Mi piacerebbe poter scoprire i segreti di San Nicolò di Capodimonte insieme al FAI.
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