12 ottobre 2010
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Forse il lettore non lo sa, ma anche i Presidenti Onorari ricevono ordini. E per l'editoriale del Notiziario del FAI n° 116 uscito lo scorso settembre la direttiva è stata di parlare della prossima campagna nazionale FAI di raccolta fondi, tramite sms solidale, arricchita dalla testimonianza di campioni sportivi, uomini di cultura, media, gruppi editoriali, supermercati, privati cittadini e volontari, con lo slogan “Difendi l'Italia del tuo cuore”…
E io obbedisco volentieri. Ma ti chiedo, caro lettore: qual è quell'Italia che vorresti difendere? Quella delle spianate di cemento o quella dei parchi? Quella delle vette innevate e dei vulcani, dei filari di viti e degli agrumeti o quella degli olivi sradicati per abbellire le nuove ville del nord? Quella delle dune intatte, dei templi greci e delle chiese romaniche o quella degli anonimi centri commerciali?
Per quale di questa Italia batte il tuo cuore? L'Italia dei laghi e dei ruscelli e dei fiumi dove da bambino ti dissetavi, quella delle isole ancora intatte, quella delle campagne ubertose dove cresce il pane del domani o quella delle centrali produttrici di biomasse? L'Italia dei villaggi abbarbicati alle pendici scoscese e dei boschi di castani e lecci dove ancora cantano gli usignoli o quella delle anonime periferie dove l'anima si è smarrita?
Se ci pensiamo bene ognuno di noi ha quella vista, quell'orizzonte, quel campanile, quel pino che più ama, dove si sente più a posto, che per lui “fa casa”, magari quando torna da lontano, magari perché vi ha passato l'infanzia e lì rimangono i ricordi più belli. Sì, tutti frammenti di ricordi diversi, molte centinaia di frammenti. Un enorme puzzle di frammenti che, se li mettiamo assieme, salta fuori l'immagine dell'Italia. Quella figura geografica così particolare, unica su tutto l'atlante del grande mondo. Quello stivale ben delineato che irrompe nel centro del Mediterraneo che gioca a palla con la Sicilia e che forse chissà, in passato, aveva anche usato la Sardegna come pallone…
Caro lettore, è a questo Stivale così prodigo di ogni ben di Dio, così arricchito dalle arti, accarezzato dai tre mari, così benedetto da Demetra (la grande dea che vi ha profuso con fantasia la sua ricca e varia vegetazione), che noi dobbiamo rivolgere il nostro cuore. Sì, ma non basta amare la propria radice, battersi per il paesaggio noto che vediamo dalla nostra finestra, per quel golfo dove andiamo in vacanza a bagnarci
o per quel prato dove giocano i bambini. È l'”Insieme” che tutti noi dobbiamo abbracciare, questo “Insieme” che è l'Italia. Terra irripetibile, terra ricca di storia e benedetta da Enea fuggito da Troia. Ed è a questo “insieme” d'Italia che il FAI vuole tendere, quello per cui io, caro lettore, ti chiedo 2 euro. Li darai? Manderai un sms? Ne parlerai con gli amici? Certamente!
Ma non basta. Non basta pensare a questo Insieme dell'Italia e vederne l'immagine nella propria testa. Voglio chiederti ancora di più. Da questo Pensiero-Immagine deve nascere il sentimento nel tuo cuore. E così con un atto di Volontà il tuo Pensiero-Cuore diventerà vivente, germoglierà, svilupperà forze spirituali irrobustite ed efficaci che porteranno ad azioni concrete che si trasformeranno in “Fatti”. Ed è questo di cui noi Italiani abbiamo bisogno. Basta piangere! Basta ricordare solamente i metri quadri coperti ogni anno dal cemento, le case deturpate, i monumenti che si sgretolano, le campagne abbandonate! Non tutto è così. In Italia c'è ancora tanta bellezza, tanta poesia, tanto incanto.
Muoviamoci, ognuno secondo la propria vocazione, la propria disponibilità. Aiutiamo il FAI in questa missione, concorriamo a restaurare vestigia d'arte, salviamo angoli di natura! Ma sempre con l'intenzione di abbracciare questo Insieme dell'Italia: questa Italia tutta! E così, quelle notti insonni, il cattivo umore di una giornata, lo stress alla fine del lavoro, la litigata, la “grana” improvvisa, non potranno forse con un alito di Bellezza e di Armonia, donatoci “dall'Italia tutta del nostro cuore”, venire mitigate? Un po' di Kosmos, quella suprema gradazione della Bellezza, dovuta al perfetto rapporto tra le parti e ancora viva in numerosi settori del nostro territorio, non può lenire la nostra sofferenza?
Muoviamoci! Coraggio! Questo l'obiettivo della campagna FAI autunnale.
Giulia Maria Mozzoni Crespi, Presidente Onorario FAI
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