Gli Apprendisti Ciceroni portano una tesina sul FAI alla maturità

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Gli Apprendisti Ciceroni portano una tesina sul FAI alla maturità
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19 giugno 2019

Gli studenti di Arma di Taggia portano l’esperienza delle Giornate Fai di Primavera all’Esame di Stato

Iniziano oggi gli scritti per l’esame di Stato 2019. Benché l’esame abbia cambiato denominazione nel 1998 nel linguaggio comune permane il “peso” della parola “maturità” suggerendo qualcosa di più di una semplice prova didattica. Ci proponiamo di contribuire a questa riflessione pubblicando la testimonianza del professore Dario Daniele della classe quinta A dell’Istituto “Colombo” di Arma di Taggia i cui ragazzi nel 2017 si sono cimentati nei panni di Apprendisti Ciceroni.

L’esperienza con il FAI, vissuta dai ragazzi della quinta A dell’Istituto “Colombo” di Arma di Taggia, indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing, ha lasciato tracce profonde. Nella primavera del 2017, dopo un interessante corso di formazione, gli studenti si sono cimentati come “Apprendisti Ciceroni” presso il Convento dei Domenicani, nella cornice dello splendido centro storico di Taggia (IM). Il successo è stato davvero straordinario, con migliaia di visitatori intervenuti alla Giornata. I ragazzi hanno dimostrato entusiasmo, professionalità e serietà nel loro ruolo. Adeguatamente preparati hanno raccontato, instancabili, la storia e le curiosità di luoghi magici di cui il nostro territorio è fortunatamente ricco.
Si è trattato di un esempio eloquente di come i ragazzi, se opportunamente stimolati, siano capaci davvero di grandi cose e in grado di adempiere a compiti difficili e delicati. Successivamente questa loro splendida esperienza è stata condivisa con gli studenti di alcune scuole medie. Avvalendosi di una presentazione multimediale da loro realizzata, i giovani “Apprendisti Ciceroni” hanno illustrato nei particolari il loro originale cammino di formazione culminato nella splendida giornata vissuta a Taggia, trasmettendo ai giovanissimi lo stesso entusiasmo provato.
Ancora oggi, malgrado siano trascorsi due anni, spesso quei momenti ritornano nel ricordo. Ora si avvicina l’esame di Stato e i ragazzi hanno espresso il desiderio di raccontare, in quella sede, questa particolare esperienza di “alternanza scuola/lavoro”, come uno dei momenti più ricchi del loro percorso formativo nelle scuole superiori. Paolo, ad esempio, mi ha confidato che quella giornata gli ha quasi cambiato la vita. Di carattere riservato, il cimentarsi con il pubblico lo ha infatti aperto, rendendolo più spigliato e meno timoroso. La paura brillantemente superata lo ha migliorato in generale anche nei suoi rapporti personali. Anche altri studenti hanno espresso le stesse sensazioni. Ancora una volta il FAI ha fatto centro. Non possiamo che rinnovare i nostri ringraziamenti a tutti i volontari della Fondazione che, con capacità certamente fuori dal comune e senza trascurare gli aspetti umani dei più giovani, hanno saputo coinvolgere i nostri studenti verso un mondo, quello della scoperta del territorio e delle sue eccellenze artistiche, spesso trascurato, ma carico di sorprese grandiose, capaci di muovere efficacemente la sensibilità dei ragazzi.
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