04 giugno 2013
Barcon è una piccola frazione nel Comune di Vedelago, in provincia di Treviso, a pochi passi da qui possiamo ammirare la splendida Villa Emo, disegnata dal Palladio e dichiarata Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Per questa zona nel 2010 viene proposto il cosiddetto Progetto Barcon, che avrebbe cancellato 88 ettari di campagna, l'equivalente di 80 campi di calcio.
Il progetto è presentato dalla ditta Colomberotto, specialista nella macellazione del bestiame, e dalla Roto-cart, produttrice di carte igieniche, prevede la costruzione di un enorme macello per bovini, di ben 38 ettari, studiato per lavorare 232 tonnellate di carne al giorno, di una cartiera di 34 ettari e di un centro commerciale, con un investimento di 330 milioni di euro e un casello sulla superstrada pedemontana veneta.
Questo progetto suscita l'indignazione di molti cittadini e le proteste delle associazioni ambientaliste, tra cui il FAI: è, infatti, in netto contrasto con le previsioni del Piano di Assetto del Territorio di Vedelago, che pone come obiettivo principale “incentivare la progressiva trasformazione del territorio agricolo in un insieme di spazi caratterizzato da valenza ambientale e paesaggistica".
L'8 ottobre 2012 il Consiglio comunale di Vedelago boccia il progetto per la realizzazione dell'area agro-industriale.
Nel maggio 2013 il Sindaco Cristina Andreatta scrive al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ribadendo formalmente il “no” espresso dal Consiglio comunale e chiedendo la definitiva archiviazione del Progetto Barcon.
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