Primarie della cultura, un grande successo

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Primarie della cultura, un grande successo
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30 gennaio 2013

Si sono chiuse le Primarie della cultura, le consultazioni online su cultura, ambiente e paesaggio proposte dai giovani del FAI. Oggi sono stati presentati i risultati. Su Sky Tg 24 Pomeriggio, il magazine condotto da Paola Saluzzi, ne hanno parlato Sofia Bosco, Direttrice Ufficio di Roma e Rapporti Istituzionali FAI, il sociologo Domenico De Masi e Cristiano Grisogoni del Gruppo FAI Giovani Roma.

I cinque temi più votati

  1. "Non 1 di meno: quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura” (17,5%),
  2. "Chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio” (14,9%),
  3. “Io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio” (9,5%),
  4. “Agri-cultura: più lavoro e benessere a km zero” (8,8%),
  5. “Diritto allo studio, dovere di finanziarlo” (7,8%).

Secondo Cristiano Grisogoni, le Primarie della cultura hanno dato risultati soddisfacenti per il numero di voti raccolti, oltre 100 mila, e per il fatto di aver coinvolto direttamente i giovani, che sono stati chiamati ad esprimere il loro parere attraverso la rete.

Il tema che ha raccolto meno preferenze è quello dedicato alla modernizzazione del Ministero per i Beni e le attività culturali (Progetto MIBAC 2.0”1,4% di preferenze). Per Grisogoni questo deriva dal fatto che i giovani, la maggior parte dei votanti, "sentono il Ministero come un'entità lontana da loro”.

Per Sofia Bosco le Primarie della cultura sono un grande successo, oltre che per le ragioni già elencate, “per la mobilitazione che è nata attorno a temi che di solito non sono al centro di dibattito”.

Secondo Domenico De Masi “ il FAI con l'entusiasmo che lo muove da sempre cerca di mettere in evidenza il grande giacimento di ricchezza della nostra Italia, il suo immenso patrimonio culturale. Undici punti del PIL derivano dal turismo. La cultura non è però solo una questione economica ma anche di identità. Nazioni con un patrimonio culturale decisamente meno rilevante del nostro lo valorizzano in modo migliore”.

Sofia Bosco evidenzia che nel nostro Paese “ci sono delle necessità gigantesche ma non c'è un approccio pratico. Bisogna tornare a gestire bene i soldi che ci sono, senza sprechi e cercando di ottenerne altri, ma anche secondo noi aprendo la strada all'imprenditoria privata e ai giovani. Non si può pensare che solo lo Stato si faccia carico del nostro patrimonio culturale, dobbiamo essere anche noi ad attivarci in prima persona".

De Masi ricorda Keats che diceva che “L'opera d'arte è una gioia creata per sempre”. Per il sociologo “tutto parte dalla bellezza. La bellezza è un fatto fondamentale, che sta anche dietro alla verità e la fonda. Noi abitiamo in un Paese in cui la bellezza si spreca. Io vivo a Roma: basta attraversare la città in autobus per accorgersi che è un museo a cielo aperto. Bastano gli occhi a vederla ma questi occhi devono essere educati a coglierla.

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