Perché il Comune non li acquisisce?

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Perché il Comune non li acquisisce?
detective dell'arte

03 marzo 2009

Nel Sannio beneventano alcuni palazzi storici sono stati oggetto di massicci interventi di recupero che li hanno riportati all'antico splendore. A Pietrelcina il palazzo De Tommasi-Bozzi è oggi sede dell'Archeoclub; a Circello il palazzo ducale appartenuto ai principi di Somma è divenuto un centro per anziani; a Fragneto Monforte, il palazzo dei duchi Montalto è una residenza di charme. Una sorte più triste è toccata ai beni monumentali del comune di Pago Veiano (BN), dove sono in completa decadenza gli unici due palazzi storici rimasti: palazzo Polvere e Torre di Terraloggia.

Le amministrazioni che si sono succedute non hanno avuto la forza, o la lungimiranza politica, di procedere a un'acquisizione del patrimonio immobiliare (che pure è stata promessa a ogni tornata elettorale) e così oggi questi immensi edifici stanno per crollare (i proprietari, che vivono a Napoli, non se ne interessano affatto). Per lungo tempo si era pensato che il palazzo del senatore del Regno Nicola Polvere insieme al giardino retrostante potesse diventare proprietà del Comune. L'obiettivo non è mai stato raggiunto anche se il recupero del complesso potrebbe dare un vero impulso allo sviluppo del paese.

Le leggi al riguardo non mancano, pensiamo solo alle svariate agevolazioni previste dal Por Campania o alla compartecipazione al recupero del Ministero dei Beni Culturali o degli Enti locali. Purtroppo è andata perduta anche l'occasione di far rientrare il recupero del palazzo nel Piano di Indirizzo Territoriale Padre Pio. Fondazione medica, albergo, pensione per anziani, convitto per studenti, aule universitarie, centro culturale: negli anni sono state prospettate svariate destinazioni d'uso, ma tutto langue. Sorte non migliore è toccata alla Torre di Terraloggia, di epoca medievale, in origine composta di cinque piani e 365 stanze. Sul portale compariva uno stemma nobiliare, poi trafugato; risente delle ferite dell'incuria e del tempo: un'altra possibilità di sviluppo perduta, per un comune che forse tra pochi nel Sannio, potrebbe vantarsi di avere un gioiello simile in tale straordinario contesto storico ed ambientale.

L.G.

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