Partnership FAI – CFCII

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Partnership FAI – CFCII
responsabilità sociale

28 aprile 2009

La tutela e la protezione del patrimonio d'arte, natura e paesaggio italiani è a tutti gli effetti un'azione sociale che permette di rendere accessibile a tutti imperdibili testimonianze della storia e delle radici di tutti noi. Nel mondo delle aziende, questo concetto ha preso il nome di “responsabilità sociale”, diventando sempre più un fattore strategico chiave per le aziende che vogliono aumentare la propria competitività sul mercato. Ne è pienamente consapevole la Chambre Française de Commerce et d'Industrie (CFCII), associazione senza scopo di lucro fondata nel 1885 che rappresenta in Italia le principali realtà del mercato economico-finanziario francese e Italiano la quale, prima fra le Camere di Commercio in Italia, ha stretto un accordo di partnership con il FAI.

Un accordo nato, come racconta il Segretario Generale CFCII, Chantal Pallin Zanardi, da un susseguirsi di circostanze concomitanti, e che si fonda sull'importanza di diffondere fra le aziende la consapevolezza che, per loro, investire nella salvaguardia del patrimonio italiano non solo significa fare qualcosa di concreto per il nostro Paese, ma anche investire nella propria immagine. Un investimento decisivo, soprattutto in questo periodo di crisi che porterà inevitabilmente a un ritorno ai valori più sani dell'economia.

Dottoressa Pallin Zanardi, com'è nata l'idea della partnership con il FAI?
La Chambre Française de Commerce et d'Industrie è nata nel 1885 ed è stata la prima Camera di Commercio straniera ad aprire una sede in Italia. Inizialmente rivolta alle imprese francesi che volevano entrare nel mercato italiano, dagli anni '60 ha iniziato ha lavorare per aiutare le imprese italiane a entrare nel mercato francese. L'idea di stringere una partnership con il FAI è nata da una concomitanza di circostanze. Innanzitutto la decisione di dotarci, prima fra le camere di commercio francesi all'estero, di un codice etico nel quale porre le basi dei valori e del funzionamento della Chambre. Una necessità nata in primis presso le nostre stesse aziende associate, che percepivano sempre più l'importanza di valori quali la difesa dell'ambiente, il rispetto reciproco e la tutela delle risorse. Proprio in quel periodo è avvenuto il contatto con il FAI, fondazione che da oltre trent'anni lavora quotidianamente per proteggere e tutelare il patrimonio d'arte, natura e paesaggio italiani. Se a tutto questo aggiungiamo la complementarietà che esiste tra patrimonio francese e italiano, e il grande interscambio culturale tra i due Paesi in atto fin dal Rinascimento, la decisione di stringere una partnership fra noi e il FAI è stato quasi un atto naturale.

Pensa che la crisi economica in atto accresca l'importanza per le aziende di puntare sui valori da lei citati?
Assolutamente sì. Sono convinta che la crisi attuale obbligherà gli attori economici in gioco a tornare ai sani valori originari dell'economia, che ormai sono andati perduti. A partire dagli anni '80, l'economia ha preso a basarsi non più sulla produzione reale, ma su quella “virtuale”, ovvero “finanziaria”, con i risultati che oggi sono drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Come sappiamo, questa crisi è nata negli Usa dal fatto che le banche hanno preso l'abitudine di prestare denaro anche a chi aveva serie difficoltà a restituirlo. Un atteggiamento ovviamente contrario a tutte le principali teorie economiche. Le stesse aziende manifatturiere si sono dotate di manager orientati esclusivamente al rendimento, cioè a far guadagnare gli investitori attraverso le azioni, dimenticando la produzione reale basata sulle richieste del mercato. Sono altrettanto convinta che questa crisi sarà per un certo verso salutare, perché appunto permetterà di tornare all'economia reale, grazie alla quale il valore del lavoro e della qualità riacquisteranno la loro giusta dimensione. I Paesi come l'Italia, che hanno una forte tradizione manifatturiera, saranno sicuramente più preparati ad affrontare e uscire dalla crisi rispetto ad altri Paesi come, per esempio, Inghilterra e Spagna, che hanno perso negli anni il proprio tessuto territoriale produttivo.

Proprio per questo motivo, la responsabilità sociale assume oggi per le aziende un ruolo ancora più strategico…
Il concetto di responsabilità sociale in Francia è ormai più che affermato fra le aziende che vogliono essere competitive sul mercato, qui in Italia un po' meno. Il concetto che è fondamentale diffondere è che responsabilità sociale è sempre più sinonimo di business, per due motivi principali: da una parte, per l'indotto che si viene a creare in termini di investimenti in ricerca e sviluppo, in tecnologia e innovazione, al fine di realizzare prodotti sempre più rispettosi dell'ambiente e ridurre i consumi di materie prime; dall'altra, il vantaggio economico in termini di immagine che un'azienda socialmente responsabile è in grado di garantirsi. Noi come Chambre, abbiamo ovviamente il compito di aiutare le nostre aziende socie a fare del business, ma senza mai dimenticare che un business sano deve essere per forza anche sostenibile. Questo discorso vale ancor di più nel caso di aziende per le quali la responsabilità sociale sembra non essere in linea con le proprie strategie marketing. Penso per esempio ad aziende come la Total o la L'Oréal, che invece hanno fatto proprio della responsabilità sociale uno dei loro punti di forza. A ciò poi va aggiunto che investire nella salvaguardia del patrimonio significa investire nella nostra storia, nei nostri valori, nelle nostre radici. Ma non solo: investire nella tutela del patrimonio vuol dire anche valorizzare l'ambiente in cui si lavora e il territorio in cui l'azienda ha sede, e di accrescere il prestigio del proprio Paese nel mondo.

Nell'ottica di diffondere la consapevolezza dell'importanza per un'azienda di investire in responsabilità sociale, la partnership con il FAI è un ottimo messaggio…
Questo è certamente uno degli obiettivi primari dell'accordo. Proprio perché si tratta della prima esperienza in Italia in tal senso, la partnership rappresenta un forte messaggio che noi vogliamo rivolgere alle aziende. Sono convinta che si possa e si debba fare business rispettando l'ambiente nel quale si vive, e rispettando i partner economici con i quali si lavora. La nostra volontà è di diffondere il più possibile questa consapevolezza presso le aziende, attraverso seminari, eventi, e iniziative importanti come la partnership con il FAI. La nostra vuole essere una grande azione di sensibilizzazione verso le aziende nostre associate, che peraltro si sono mostrate sempre molto sensibili a questi temi, e sono dotate di manager illuminati in grado di comprendere al meglio l'importanza di questi concetti.


Chambre Française du Commerce et l'Industrie en Italie
10 Via Leone XIII, 20145 Milano
Tel : +3902725371, fax: +39 02865593
Sito Web: www.chambre.it

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