11 aprile 2011
Avanti così non si può andare. La constatazione è semplice, il rischio che non sia ascoltata è grande. In otto mesi di attività, il rappresentante di Amici della Terra, FAI, Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf presso il consiglio direttivo del Parco Sud di Milano, Giovanni Gottardi, ne ha viste di ogni: progetti per enormi infrastrutture sanitarie come il Cerba, Programmi Integrati di Intervento per ampliamenti di insediamenti produttivi industriali, Piani di recupero che nascondono riconversioni speculative di natura edilizia di vecchia cascine e fabbricati rurali. Tutti progetti incompatibili con i valori del Parco e che arrivano in discussione senza un dibattito, un contraddittorio, senza nessun tentativo di ragionare sul senso delle scelte proposte.
Per questo motivo, le associazioni ambientaliste hanno fatto di nuovo fronte comune, chiedendo alla Provincia di Milano un momento di confronto collettivo su quanto sta accadendo, in nome di una accorta pianificazione globale, che valuti, con il giusto corredo dalle valutazioni ambientali e in un vero contraddittorio, tutto il complesso delle trasformazioni e dei progetti che si vorrebbero far calare sul Parco Sud.
Emblematico il caso del progetto della TEM, la nuova Tangenziale Est Esterna di Milano, destinata a tagliare in due il Parco Sud, smembrando così quello che rappresenta un vero e proprio esempio di come l'agricoltura periurbana potrebbe essere la strada del futuro per nutrire il Pianeta. La documentazione del progetto è arrivata come al solito pochissimi giorni prima del voto, costringendo i consiglieri a votare pressoché al buio e senza il tempo di ragionare sulle possibili alternative.
E' necessaria una svolta per evitare che il futuro diventi grigio senza possibilità di ritorno.
Leggi il comunicato congiunto delle associazioni ambientaliste per il Parco Sud di Milano
Ph. © Stefano Gomarasca
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