“Palazzo Moroni è un Bene che testimonia il prestigio di una città”

“Palazzo Moroni è un Bene che testimonia il prestigio di una città”

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“Palazzo Moroni è un Bene che testimonia il prestigio di una città”
intervista

22 settembre 2023

La "Fondazione Pomara Scibetta Arte Bellezza Cultura" è molto vicina al FAI grazie al suo fondatore Giuseppe Scibetta, che nel 2022 ha donato un prezioso contributo per il restauro di alcune stanze del piano nobile di Palazzo Moroni a Bergamo.

Dott. Scibetta, lei sostiene il FAI da 27 anni. La Fondazione ha potuto raggiungere traguardi importanti anche grazie al suo sostegno. Ci piacerebbe raccontare ai nostri lettori come si è avvicinato al FAI, alla sua missione e perché…

Mi sono avvicinato al FAI grazie all signora Giulia Maria Crespi che mi piace sempre ricordare con stima e affetto; il suo entusiasmo contagioso ha coinvolto sia me che mia moglie, la missione del FAI ci ha attratto come una calamita e sin da subito ci siamo sentiti di mettere a disposizione le nostre risorse umane e materiali.

Nel 2011 ha istituito la “Fondazione Pomara Scibetta Arte Bellezza Cultura”. Qual è la missione della Fondazione?

Come recita lo stesso nome, lo scopo principale della Fondazione è di promuovere l’Arte, valorizzare la Bellezza e diffondere e sostenere la Cultura in tutte le forme. Oltre alla grande realtà del FAI, siamo vicini anche a molte altre realtà più piccole (Premi letterari, concorsi di scultura e di musica, borse di studio, progetti teatrali, editoria e altro) che hanno bisogno di un supporto per evolvere, crescere e farsi conoscere accedendo a un pubblico sempre maggiore che possa fruire dell’Arte, della Bellezza e della Cultura del nostro Paese.

La Fondazione Pomara Scibetta ha donato un prezioso contributo per il restauro di alcune stanze del piano nobile di Palazzo Moroni a Bergamo, Bene che a novembre 2023 sarà completamente visitabile dopo i lunghi restauri. Perché ha deciso di sostenere proprio Palazzo Moroni?

Palazzo Moroni è un Bene che testimonia il prestigio di una città come Bergamo (non a caso nel luglio 2020 è stata scelta insieme a Brescia come Capitale Italiana della Cultura 2023). Questo palazzo del Seicento nella Città Alta è un Bene prezioso portato avanti dalla stessa famiglia e dai suoi eredi che negli anni ne hanno preservato lo splendore. Un esempio brillante di come un Bene privato possa oggi essere liberamente ammirato e fruito dal pubblico grazie alla lungimiranza di chi lo ha amato e conservato, e grazie al FAI che oggi si prende cura di beni come questo.

Oltre a Palazzo Moroni, nella sua lunga relazione con il FAI, ha sostenuto anche il restauro del basement di Villa Necchi Campiglio a Milano. Perché ha scelto nel tempo di compiere diversi gesti a sostegno del FAI? In questo percorso lo staff del FAI l’ha coinvolta nei cantieri di restauro?

Il basament di Villa Necchi credo che sia molto importante per tutta la Villa perché ne testimonia il suo passato e le persone che hanno voluto e abitato la villa.

Sostenere il FAI credo che sia un dovere e un piacere per tutti gli italiani e quindi anche mio per il meritorio lavoro di protezione e divulgazione della cultura che il FAI continua a fare.

Lo staff mi ha sempre coinvolto nei cantieri di restauro e ho avuto la possibilità di vedere come con il tempo ogni Bene possa tornare a brillare in tutto il suo splendore grazie a tutti gli operatori del FAI.

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A chi volesse seguire il suo esempio di “mecenate della cultura”, quali consigli darebbe?

Guardare le iniziative del FAI, innamorarsi di uno o più progetti e sostenerli, non per forza materialmente, ma anche semplicemente attraverso la divulgazione e la fruizione attiva e amorevole.

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