Paesaggio 2026. Visione, educazione, competenze

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Paesaggio 2026. Visione, educazione, competenze
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17 febbraio 2022

Il FAI dedica il XXVI Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari al paesaggio italiano: PNRR e transizione ecologica, come bilanciare sviluppo e tutela?

19 febbraio 2022

Si intitola “Paesaggio 2026. Visione, educazione, competenze” l’incontro annuale che la Fondazione organizza per la sua rete di migliaia di Delegati e volontari in tutta Italia, volto ad approfondire un tema di attualità che interessa la sua missione e le sue attività, ma aperto anche al pubblico e trasmesso via web sul sito www.fondoambiente.it il 19 febbraio in due sessioni, dalle ore 9.15 e poi dalle 17.

Con il contributo di studiosi, professionisti ed esperti di fama, italiani e stranieri, e di esponenti delle istituzioni - dai Ministeri della Cultura, con le conclusioni del Ministro Dario Franceschini, e della Transizione ecologica, alle Regioni e ai Comuni - il FAI mette il paesaggio al centro di una riflessione sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo, per sottolineare la necessità di bilanciare lo sviluppo con la tutela nel processo di transizione ecologica dell’Italia. Le nuove opere favorite dal Piano finanziato dall’Europa sono imprescindibili, e anzi auspicabili, ma avranno un inevitabile impatto sul paesaggio italiano: per evitare il paradosso di compromettere il paesaggio nella giusta battaglia per l’ambiente, serve governare la trasformazione approfittando di questo positivo slancio al 2026 per nuove riforme, che portino regole condivise, competenze aggiornate e strumenti efficaci a servizio dello sviluppo, ma anche e soprattutto di una tutela che non vieti ma accompagni il cambiamento.

Più di tutto, però, serve educare al paesaggio, come mai si è fatto, perché sia riconosciuto da tutti, cittadini e istituzioni, dalla scuola alle amministrazioni, nel suo valore di opera collettiva, originale, spontanea ma armonica creazione delle generazioni del passato, che lo hanno modellato e anche trasformato, e imperdibile eredità per le generazioni future. Il FAI ribadisce il suo impegno per il paesaggio e, come istituzione culturale della Repubblica che affianca e supporta lo Stato, offre il suo contributo nel promuoverne la cultura nei suoi Beni e attraverso le sue attività, a cominciare da questo convegno, che intende fornire elementi di conoscenza e spunti di riflessione per leggere e interpretare con oggettività, serietà ed equilibrio un momento di storica trasformazione dell’Italia nel contesto della transizione ecologica globale.

Il convegno è articolato in due sessioni di circa due ore: sarà aperto dal Presidente del FAI, Marco Magnifico, e chiuso dal Ministro della Cultura Dario Franceschini.

19 febbraio: sessione mattutina dalle ore 9,15

La sessione mattutina sarà dedicata ad approfondire il paesaggio come materia culturale e prodotto di una visione culturale, a cominciare dagli interventi di Michael Jakob, professore dell’Haute École du Paysage, d’Ingénierie et d’Architecture di Ginevra, e Carlo Tosco, docente di storia dell’Architettura al Politecnico di Torino; come insegnare ad architetti e amministratori a trasformare il paesaggio e come si dovrebbe governare questa trasformazione saranno oggetto degli interventi di Bertrand Folléa, docente dell’École Nationale Supérieure de Paysage di Versailles-Marseille, e di Ilaria Borletti Buitoni, già Sottosegretario del Ministero della Cultura con delega al Paesaggio; lo scrittore Antonio Scurati racconterà la sua personale presa di coscienza del valore del paesaggio, a partire da una frana nel giardino di casa; all’architetto e urbanista Stefano Boeri e a Gilles Clément, celebre paesaggista francese, che preferisce definirsi “giardiniere”, sarà affidata, infine, una riflessione sul paesaggio del futuro, da progettare e coltivare per favorire una più equilibrata relazione tra Uomo e Natura.

19 febbraio: sessione pomeridiana dalle ore 17,00

La sessione pomeridiana sarà dedicata all’attualità della transizione ecologica nel PNRR, raccontata da diversi punti di vista: Michele Munafò, responsabile per ISPRA di un sistema di analisi e monitoraggio del paesaggio italiano, offrirà una panoramica sullo stato attuale; a Marco Leonardi, dalla Cabina di Regia del PNRR presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e a Renzo Tomellini, Capo della Segreteria tecnica del Ministero della Transizione ecologica, spetterà il compito di spiegare le missioni e i concreti interventi del Piano che impatteranno sul paesaggio; Luisa Papotti, Soprintendente della Città Metropolitana di Torino, porterà una testimonianza dal fronte della tutela paesaggistica; la pianificazione come efficace strumento per bilanciare sviluppo e tutela sarà oggetto dell’intervento di Anna Marson, docente di urbanistica allo IUAV di Venezia, con lunga esperienza nella redazione dei Piani paesaggistici regionali; infine, Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni e Province autonome, e Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce, aggiungeranno il punto di vista dei territori e delle comunità locali, sui quali il PNRR concretamente inciderà.

Dal 21 al 24 febbraio dalle ore 18,00

Da lunedì 21 a giovedì 24 il convegno del FAI proseguirà con una serie di incontri aperti al pubblico e trasmessi via web sul canale YouTube del FAI, volti a declinare il tema generale in ambiti di ulteriore approfondimento, con il contributo di professionisti e tecnici e il racconto di concrete esperienze raccolte dai territori. I temi dei singoli incontri saranno: Paesaggio ed Energia, Paesaggio e Agricoltura, Paesaggio e PNRR, Paesaggio e strumenti.

Si ringraziano per il Patrocinio concesso al XXVI Convegno Nazionale dei Delegati e Volontari FAI la Presidenza della Camera dei Deputati e il Ministero della Cultura.

Il XXVI Convegno Nazionale del FAI è reso possibile grazie al prezioso sostegno di aziende illuminate: Ferrarelle, partner e acqua ufficiale del FAI, dal 2010 sostenitore dell’evento nell’ambito di una consolidata partnership pluriennale, e Opem, già vicina alla Fondazione da anni come Corporate Golden Donor, che conferma per il terzo anno consecutivo il suo contributo in quest’importante occasione.

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