26 novembre 2018
Il 27 novembre sarà ricordato a lungo dagli abitanti di Chioggia, in provincia di Venezia: con una cerimonia ufficiale, il Ministro della Difesa Elisabetta Trenta porrà fine alla destinazione militare di Forte San Felice dopo quasi 650 anni. Questo importante avvenimento si inserisce all'interno di un più ampio progetto di rivitalizzazione del Forte, straordinaria fortezza costruita in mezzo alla laguna veneta, secolare presidio militare della Repubblica di Venezia, che versava da decenni in uno stato di grave abbandono.
Il Forte è stato votato alla settima e all’ottava edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” – nel 2014 e nel 2016 -, raccogliendo decine di migliaia di voti: un importante risultato, reso possibile dall'intensa attività del Comitato Forte San Felice che ha mobilitato e coinvolto enti, associazioni e realtà del territorio, sensibilizzandole sull'importanza dell’area e sulla necessità di un tempestivo intervento di recupero e valorizzazione. Grazie alla partecipazione a “I Luoghi del Cuore” il Forte ha ricevuto un contributo di 23.000 euro, finalizzato a una prima messa in sicurezza e alla realizzazione di alcuni percorsi di visita.
Per volontà del Comune di Chioggia, che partecipa attivamente ai lavori promossi nell'ambito della partecipazione a “I Luoghi del Cuore”, il 18 gennaio 2018 è stato firmato un protocollo d’intesa con i Ministeri: come prima realizzazione concreta, lo scorso 16 ottobre è stato approvato il passaggio della titolarità di gran parte dell’area del Forte dal Demanio Militare al Demanio Marittimo Lagunare, che è di competenza del Ministero delle Infrastrutture, sancendo di fatto l’inizio della vita “civile” del Forte, che verrà ufficializzata martedì 27 novembre con la visita del Ministro Trenta.
I primi interventi previsti dal progetto finanziato con il contributo del FAI e Intesa Sanpaolo nell'ambito del progetto “I luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare, e del Comune di Chioggia sono stati realizzati ai primi di ottobre e hanno previsto il ripristino dell’ormeggio e del pontile per l’accesso via acqua.
I lavori di ripristino del pontile
Affissione delle "bricole", i tipici pali di ormeggio della laguna veneta
La pulizia delle aree verdi, con la difficoltà del trasporto degli sfalci sulle chiatte
In questi giorni sono invece partiti lavori di realizzazione di una scaletta di accesso al terrapieno, che diventerà un belvedere e la sua limitazione e messa in sicurezza; la realizzazione della cartellonistica e la continuazione dello sfalcio e dei trattamenti pulizia del verde.
I lavori sul belvedere
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