14 maggio 2019
Il prossimo 24 maggio verrà dato l'avvio ai lavori per l’intervento “Riaccendiamo la macchina a vapore“ collocata presso l’Amideria Chiozza a Ruda (UD). Nel 2016 l’Amideria Chiozza si è posizionata al 21° posto nella classifica nazionale dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
I voti raccolti sono stati 13.288, un vero e proprio plebiscito quello registrato in occasione del censimento, che ha visto non solo la comunità di Ruda ma tutta la popolazione della Provincia di Udine mobilitarsi a favore dell’Amideria Chiozza. Un’espressione corale di interesse e curiosità nei confronti di una straordinaria testimonianza di archeologia industriale.
Questo importante risultato, al quale hanno contribuito l’Associazione Amideria Chiozza insieme al Comune di Ruda, ha permesso al bene di accedere al Bando che FAI e Intesa Sanpaolo lanciano dopo ogni edizione del censimento e di ottenere un contributo di 26.000 euro. L’intervento permetterà il restauro della macchina a vapore, generatore di energia per l’intera fabbrica dal 1902 al 1986 anno della sua chiusura. L’accoglimento della richiesta da parte del FAI era vincolato al recupero della sala che ospita la macchina a vapore, in particolare alla sistemazione e messa in sicurezza del solaio e della copertura che sovrasta il macchinario, attività realizzate a opera del Comune di Ruda e da poco concluse.
Appuntamento il 24 maggio 2019 alle ore 18 presso l'Amideria (Loc. La Fredda, Ruda - UD) per la presentazione del restauro e visite guidate alla centrale di generazione energia.
Straordinaria testimonianza di archeologia industriale, l’Amideria Chiozza venne fondata nel 1865 dal chimico ottocentesco Luigi Chiozza, compagno di studi di Louis Pasteur. La fabbrica utilizzava un metodo di lavorazione brevettato da Chiozza e i macchinari rimasero inalterati per quasi un secolo. L’Amideria arrivò a contare 100 dipendenti, diventando una delle maggiori della regione. Chiusa dal 1986, di proprietà del Comune di Ruda, custodisce ancora oggi i macchinari di fine Ottocento, anche se il complesso si trova in stato di grande degrado, con numerose parti crollate.
L’intervento di restauro della macchina a vapore permetterà di restituirla alla fruizione pubblica con l’obiettivo di dare nuovo impulso e attenzione all’antica fabbrica, testimonianza storica dello sviluppo imprenditoriale e sociale del territorio e della sua comunità.