07 settembre 2007
L'arte di Guido Reni e Genova. Due mondi che si incrociano ripetutamente, a partire dalla realizzazione su commissione di un genovese di quella pala che, secondo la principale fonte biografica sull'artista, lo consacrò quale miglior artista bolognese del momento: stiamo parlando dell' “Assunta (1616)”, che tuttora orna l'altare della chiesa del Gesù per cui venne realizzata e che “fa a gara” con un altro caposaldo della pittura barocca, i "Miracoli di sant'Ignazio" di Rubens che lo fronteggia.
In anteprima assoluta, in esclusiva per gli Aderenti FAI Liguria, i Musei Civici Genovesi organizzano giovedì 4 ottobre a Palazzo Rosso di Genova “Il tormento e l'estasi. Dai più importanti musei del mondo, i San Sebastiano di Guido Reni a confronto”, la mostra che mette a confronto le diverse interpretazioni artistiche del soggetto del “San Sebastiano”, parti di collezioni di grandi musei del mondo come il Prado di Madrid, i Capitolini a Roma, il Dulwich Picture Gallery a Londra, oltre ai Musei di Strada Nuova. Un confronto finalizzato a conoscere e giudicare queste singole ricerche di perfezione. Il ricavato dell'evento sarà destinato ai lavori di restauro di Casa Necchi Campiglio.
La visita alla mostra sarà preceduta da un'introduzione di Piero Boccardo, conservatore dei Musei di Strada Nuova, che si terrà nell'Auditorium di Palazzo Rosso e terminerà con un aperitivo sulle sue scenografiche terrazze. La mostra è anche un'occasione di visitare l'appartamento di Caterina Marcenaro, definita dall'architetto Franco Albini “la casa per un amatore d'arte”.
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