Monastero di Torba, misteri e sorprese dagli scavi

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Monastero di Torba, misteri e sorprese dagli scavi
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26 giugno 2013

La campagna di scavi a Torba sta dando risultati davvero inattesi: sono emersi resti umani, cocci ma anche un nuovo ambiente del Monastero, forse una cappella funeraria, e quella che potrebbe essere la porta di ingresso. Ti aspettiamo sabato 6 luglio 2013, per l'ultimo appuntamento di "Aperto per Restauri": potrai vedere da vicino gli archeologi al lavoro, fare domande, conoscere meglio un luogo dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità.

Al Monastero di Torba di Gornate Olona è iniziata una interessantissima campagna di scavi archeologici. Sabato 6 luglio 2013 i lavori si svolgeranno a “porte aperte”, per l'ultimo appuntamento dell'evento “Aperto per Restauri": i visitatori potranno curiosare mentre gli archeologi sono al lavoro, vedere i nuovi reperti, fare domande e conoscere tutti i segreti del Monastero.

Il Monastero di Torba, un antico passato ancora da scoprire

Un passato antico e qualche leggenda nascosti da una natura rigogliosa contribuiscono ad accrescere il grande fascino del Monastero di Torba. Il Monastero è stato, infatti, un avamposto militare testimone di tante battaglie, un luogo di preghiera e ha alle spalle anche una tradizione agricola.

Il complesso di Torba è tanto prezioso da essere iscritto, assieme all'area archeologica di Castelseprio, nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO all'interno del sito seriale " I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568 – 774 d.C.)", come importante testimonianza della presenza dei Longobardi in Italia.

La grande campagna di scavi archeologici, diretta dal Prof. Gian Pietro Brogiolo, ordinario di Archeologia medioevale presso il Dipartimento Beni Culturali dell'Università di Padova, aveva l'obiettivo di verificare se i due tratti di cinta muraria emersi in passato si congiungevano. Dagli scavi risulta che questi tratti erano collegati e probabilmente gli esperti hanno individuato quella che potrebbe essere l'antica porta d'ingresso del Monastero.

Due giornate di lavoro si sono svolte sotto lo sguardo attento dei visitatori del Monastero e questo evento è stato un successo. Il Monastero ha accolto, infatti, moltissime persone incuriosite e attente, che hanno avuto la possibilità di vedere da vicino come si svolgono gli scavi e di fare tante domande agli esperti al lavoro. I bambini soprattutto si sono divertiti moltissimo, fianco a fianco con i nostri archeologi hanno potuto dar loro una mano a pulire i reperti che piano piano emergevano dal terreno, si sono trovati "a tu per tu" con cocci, ossa e frammenti e hanno potuto improvvisarsi "archeologi per un giorno".

A grande richiesta, abbiamo deciso di proporre un nuova giornata di scavi a porte aperte: sabato 6 luglio 2013. Le visite saranno possibili alle 12, 14 e 15. Questo evento è l'occasione giusta per concedersi anche un momento di relax e un pranzo gustoso al Ristorante “Il Refettorio”.

Per gli scavi archeologici risultati sorprendenti

Dopo questi primi scavi, il mistero che avvolge Torba si infittisce: gli esperti stanno riportando alla luce un nuovo ambiente, a Nord della Chiesa di S. Maria che potrebbe essere una cappella funeraria oppure un annesso d'ingresso alla Chiesa: nella stanza ci sono infatti diverse sepolture. Una di queste è monumentale: la tomba è coperta da una lastra. Appena fuori da questo ambiente è stato trovata la tomba di un neonato: probabilmente è morto prima di essere battezzato e per questo la sua sepoltura è stata posizionata fuori dalla stanza.

A monte della Chiesa è stato trovato un muro: potrebbe trattarsi di un ulteriore edificio facente parte dell'abitato del Monastero.Una nuova campagna di scavi permettere di effettuare ulteriori indagini e di approfondirne la conoscenza.

Le indagini dopo gli scavi

Una volta che la campagna di scavi si sarà chiusa, per analizzare i reperti verranno applicate, e per certi aspetti sperimentate, le nuove tecniche di indagine archeologica: dal remote sensing alle prospezioni georadar; dalle analisi microstratigrafiche a quelle paleoambientali; da quelle cronologiche conoscitive al radiocarbonio C14 a quelle paleopatologiche.

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