08 maggio 2014
Un futuro per il tempio del ciclismo milanese, costruito nel 1935 e teatro di importanti gare. Mercoledì 7 maggio è stato, infatti, siglato l'accordo tra il Comune di Milano e la Soprintendenza per il restauro conservativo del Velodromo Vigorelli, dopo la bocciatura del primo progetto presentato un anno fa che prevedeva la rimozione totale della pista e la trasformazione del palazzetto in area polisportiva, un progetto inadeguato che avrebbe cancellato l'identità di questo luogo.
E' stato, invece, totalmente riconosciuto il valore storico e culturale del velodromo, certificato otto mesi fa dal vincolo monumentale posto dalla Direzione Regionale della Lombardia che lo ha definito un bene culturale da tutelare, precisando gli effettivi elementi di interesse della struttura e la centralità della conservazione e dell'uso della pista storica. Grazie anche all'intervento del FAI, che lo ha aperto in occasione della XXII edizione delle Giornate FAI di Primavera, e di altre associazioni che hanno voluto evidenziare il valore intrinseco dell'edificio, in particolare della sua leggendaria pista e l'importanza storica e sociale degli avvenimenti che si sono svolti al suo interno, per il velodromo si prospetta un restauro conservativo senza nessun stravolgimento della struttura originaria: si manterrà l'anello originale, la pista rimarrà la stessa, soltanto ricoperta da un nuovo tipo di legno che necessita di minori cure, tribune e palestre saranno soltanto rimesse a nuovo.
Il nuovo Vigorelli conserverà così il suo aspetto originale e non perderà la propria identità storica e culturale: la pista non sarà omologata per manifestazioni sportive a carattere internazionale, ma sarà sfruttata principalmente dal ciclismo amatoriale.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis