22 maggio 2012
Nel corso dei nostri appuntamenti abbiamo parlato di alcun fra i riti e le tradizioni più diffuse sul matrimonio, dalle usanze più comuni agli ornamenti propiziatori, dalla leggenda dei fiori d’arancio all’origine di alcuni detti famosi legati alla cerimonia nuziale, come il famoso proverbio “sposa bagnata, sposa fortunata”. E’ arrivato il momento di dedicare la nostra attenzione a due elementi davvero immancabili per una sposa, e spesso oggetto di lunghe decisioni: il velo e l’abito.
Nell’antica Roma le spose romane avevano un vezzo particolare, quando si sposavano indossavano un velo color giallo o arancio, che copriva il loro capo e il volto durante tutta la cerimonia. Nel mondo orientale, invece, come in India ed in Cina, si prediligeva il rosso, mentre le spose longobarde indossavano una tunica nera, a differenza di quelle bizantine che adottavano il rosso impreziosito con l’oro. Anche nel Medioevo e nel Rinascimento le giovani fanciulle sceglievano per l’occasione abiti sgargianti e colorati, ritenuti propiziatori per le nascite.
Risalgono a una tradizione relativamente recente l’abito e il velo bianco, colore che, in tutte le sue sfumature, ancora oggi rimane il favorito per il matrimonio: verso la fine dell’Ottocento, infatti, erano indossati per simboleggiare la purezza e la verginità, requisito imprescindibile per le spose dell’epoca. Per quanto riguarda una tradizione tutta italiana, in alcune regioni e’ consuetudine tramandare di generazione in generazione il velo per il giorno delle nozze così da creare continuità familiare per un giorno così importante.
E se ti chiedi da dove venga l’usanza delle fedi, seguiteci nel prossimo appuntamento!
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