08 ottobre 2021
Il prossimo 4 novembre 2021 l’Italia celebra il centenario della traslazione del Milite Ignoto nel Sacello dell’Altare della Patria. Sulla scia del ricordo di tutti gli italiani che hanno perso la vita in guerra, si svolgono in questi mesi una serie di attività che culmineranno il 4 novembre, Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. Tra queste, l’apertura straordinaria al pubblico di caserme, musei militari e luoghi di particolare pregio storico e culturale della Difesa, in occasione delle Giornate FAI d’Autunno 2021, presentate alla stampa giovedì 7 ottobre presso la Biblioteca Militale Centrale di Palazzo Esercito alla presenza del Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.
«Le Giornate FAI rappresentano un’eccellente occasione di recupero e scoperta della nostra memoria storica, di luoghi che devono diventare sempre più patrimonio comune. Senza memoria non esistiamo: il valore della memoria è una ricchezza custodita nella nostra cultura, nella nostra identità nazionale e nel nostro meraviglioso patrimonio artistico». Onorevole Lorenzo Guerini, Ministro della Difesa
Palazzo Esercito e Biblioteca Militare Centrale
Durante le Giornate d’Autunno 2021 si potrà accedere eccezionalmente a Palazzo Esercito, grande complesso a pianta rettangolare con cinque cortili interni, costruito nel 1876, oggi sede dello Sato Maggiore dell’Esercito Italiano e dello Stato maggiore della Difesa. Il percorso di visita partirà dal Cortile d’onore con il Sacrario dei Caduti e toccherà la cappella con le reliquie di san Giovanni XXIII papa. La tappa più importante sarà dedicata alla Biblioteca Militare Centrale, che custodisce un patrimonio librario il cui nucleo principale è costituito dalla Biblioteca del Corpo Reale dello Stato Maggiore e della Tipografia, istituita a Torino nel 1814 dal Re di Sardegna Vittorio Emanuele I. La biblioteca raccoglie oltre 120.000 volumi e 1000 riviste di carattere storico, militare, politico, sociologico e scientifico, con titoli italiani ed esteri, e annovera un fondo antico di circa 1200 volumi e cinquecentine. La visita permetterà di scoprire, inoltre, il mosaico romano della metà del II secolo d.C., appartenente in origine al complesso di edifici dei Castra Praetoria, caserma principale della Guardia Pretoriana alle dirette dipendenze dell’imperatore, fatto costruire da Tiberio tra il 23 e il 26 d.C. e la Fontana dei delfini, composta da una vasca circolare in travertino e da una scogliera di tufo sulla quale sono adagiati quattro delfini, in pietra artificiale.
Palazzo Cusani (Ingresso riservato agli iscritti FAI)
Luogo solitamente chiuso in quanto sede del Comando Militare Esercito Lombardia, nonché sede di rappresentanza della NATO a Milano, Palazzo Cusani apre eccezionalmente ai soli iscritti FAI e a chi si iscriverà in loco in occasione delle Giornate d’Autunno. Fatto erigere nei primi decenni del XVII secolo per volere del marchese Agostino Cusani, fu ampliato e completato con una facciata artistica su via Brera su commissione del cardinale Agostino II un secolo dopo. Realizzata in stile tardobarocco tra 1712 e 1719, si differenzia da quelle di molti palazzi signorili lombardi, che presentano spesso una facciata austera, a fronte di saloni sontuosi. Il palazzo fu ulteriormente rimaneggiato negli anni Settanta del secolo, con una nuova facciata interna affidata da Ferdinando Cusani al Piermarini, che la realizzò nelle armoniche forme neoclassiche che ammiriamo oggi. Il figlio di Ferdinando, dedito al gioco, si vide costretto a vendere il palazzo al demanio del Regno d’Italia nel 1808, che ne fece la sede del Ministero della Guerra. Gli interni conservano ancora oggi integre al piano nobile la maggior parte delle decorazioni settecentesche, che si potranno visitare in questa occasione. Tra le curiosità del palazzo, tre palle di cannone scagliate dalle artiglierie di Radetzky durante le Cinque Giornate di Milano ancora incassate nella facciata posteriore.
La Scuola Militare Nunziatella è nata nel 1787 per iniziativa di re Ferdinando IV di Borbone, che istituì la Real Accademia Militare con l’intento di creare un’istituzione innovativa, capace di curare la formazione culturale, fisica e caratteriale degli ufficiali. Il nuovo istituto trovò sede nell'ex noviziato dei Gesuiti – detto della Nunziatella dall’annessa chiesa dedicata all’"Annunziata" - costruito nel 1587 sulla collina di Pizzofalcone e successivamente soggetto alle soppressioni decise dal Ministro Tanucci. L’attività di addestramento proposta oggi nella Scuola conferisce a tutti gli allievi una formazione militare di base. La visita in occasione delle Giornate FAI prevede un percorso all’interno del complesso, solitamente non accessibile al pubblico, durante il quale se ne racconterà la storia. Tra le tappe, il Monumento dedicato ai Caduti in guerra, le sale dove si trovano gli oggetti donati dagli ex allievi, il corridoio dei trofei e il Museo Duca d’Aosta, che raccoglie decorazioni, armi, bandiere, cimeli e oggetti appartenuti a Emanuele Filiberto di Savoia-Aosta, padre dell'allievo Amedeo di Savoia-Aosta e figura di spicco della Prima Guerra Mondiale.
La Real Casina di Caccia dei Borbone, un connubio eccezionale di architettura e paesaggio
Il sito era caratterizzato da un fitto bosco ricco di selvaggina ed era particolarmente amato da Carlo III di Borbone, appassionato di caccia. La tenuta di Persano, uno dei cosiddetti “Siti Reali”, associava alla caccia attività di allevamento del bestiame: bufale, vaccine, capre e cavalli. Il re pianificò il miglioramento della razza equina, con l’acquisto di capi mediorientali e andalusi, dando origine alla “Real Razza di Persano”, una selezione formata da cavalli da sella con particolare attitudine alla caccia, i cui ultimi esemplari sono stati trasferiti nel 1954 al Posto raccolta quadrupedi di Grosseto, anch’esso tra le aperture in collaborazione con lo Stato Maggiore delle Giornate FAI d’Autunno. Si racconterà lo splendido connubio tra la ricchezza floro-faunistica dell'area di Persano e la progettazione architettonica e paesaggistica del sito borbonico, solitamente non visitabile. Della Casina, complesso a pianta quadrata con un cortile interno segnato agli angoli da quattro torrette, si vedranno lo scalone decorato con stucchi, il cortile e la cappella, mentre l’architetto paesaggista Enrico Auletta parlerà dell’aspetto ambientale del bosco, uno dei rari boschi di pianura rimasti nell'Italia meridionale, in cui prevale una vegetazione legata all'ambiente fluviale integro. Previsti anche due eventi: un ballo storico nel cortile e un concerto.
Chiesa e Complesso di Santa Giuliana
Il Complesso di Santa Giuliana a Perugia è situato nel contado di Porta Eburnea; in posizione sopraelevata, domina la valle rivolta verso il Lago Trasimeno. Fondato come monastero femminile nel 1246 dal cardinale Giovanni da Toledo. Nel periodo post-unitario il complesso venne demanializzato e trasformato in ospedale militare, mentre la chiesa fu restaurata e riaperta al culto nel 1937. Dal 1993, cessata la funzione di nosocomio, una parte del complesso ospita la Scuola di Lingue Estere dell'Esercito. La visita proposta in occasione delle Giornate FAI, di taglio prevalentemente artistico-architettonico, permetterà di accedere anche a spazi in cui si svolgono le attività militari, solitamente inaccessibili. Si visiteranno la chiesa, di stile gotico e a navata unica, soffermandosi su alcuni affreschi, la stanza della Badessa, con le sue interessanti decorazioni murali originali e il chiostro con il suo doppio loggiato, attribuito al maestro Matteo Giovannello da Gubbio, detto il Gattapone e tra i più elevati esempi di architettura cistercense in Italia. Sarà inoltre possibile ammirare il cortile con il leccio secolare, con una chioma di 24 metri di diametro e ai cui piedi si trovano un pozzo datato 1466 e i resti di una strada romana.
Istituto di Scienze Militari Aeronautiche
Conosciuta anche come “Scuola di Guerra Aerea”, l’“Università del volo”, come era definita dai fiorentini, venne inaugurata nel 1938. Le principali infrastrutture furono realizzate in tempo record tra il 1937 e il 1938, su progetto di Raffaello Fagnoni, allora preside della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze e uno dei maggiori interpreti del cosiddetto “pensiero razionalista italiano” applicato all’architettura e stupiscono per l’armonia con cui si inseriscono nella natura circostante.
Le visite proposte dal FAI offriranno l’occasione di conoscere questo splendido esempio di architettura razionalista, in cui Fagnoni inserì richiami al Rinascimento fiorentino e alle domus romane e che è oggi una sede per la formazione degli Ufficiali dell’Aeronautica Militare. Tra le curiosità si annoverano la scala d’onore, struttura autoportante che non poggia sulle pareti e la presenza di un arboreto, che ha un notevole interesse scientifico come collezione dendrologica.
Palazzo Bonarelli, sede del Nucleo dei Carabinieri TPC (Tutela Patrimonio Culturale) di Ancona, sorge ai piedi della Cattedrale di San Ciriaco, sul colle Guasco che domina la città. È edificato in parte sui resti dell'anfiteatro del I secolo a.C. – tra le maggiori testimonianze dell’importante municipium romano - e presenta un impianto planimetrico articolato e irregolare, evidente risultato dell'aggregazione di unità edilizie preesistenti, di epoca medievale e rinascimentale. In occasione delle Giornate FAI d’Autunno ne verrà raccontata la storia e verrà spiegata l’importante attività del Nucleo TPC, grazie anche ai preziosi reperti recuperati presenti in loco. Tra questi un’opera dello scultore jesino Raffaele Pirani, una delle cinque panchine presenti in piazza Cavour che riporta il bollettino della vittoria del generale Diaz e varie anfore romane. Il percorso proseguirà all’esterno e permetterà di ammirare due ingressi dell'anfiteatro romano, la natatio, le pavimentazioni a mosaico con scacchiera e figure di delfini, un'iscrizione e alcuni resti di affreschi.
Dal 1995 sede del Comando Provinciale dei Carabinieri di Genova, il Forte San Giuliano è situato tra Punta Vagno e il piccolo promontorio di San Giuliano. Con la Batteria del Vagno formava un fronte di protezione della costa a levante di Genova contro eventuali sbarchi nemici o bombardamenti navali. Completata nel 1836, la struttura poteva ospitare una guarnigione fino a 1200 soldati. Negli anni il forte ha subito diverse modifiche, la più vistosa delle quali risale al 1913 con la costruzione di Corso Italia e nel 1937 venne realizzata una batteria contraerea, dotata di otto cannoni. Durante la Seconda guerra mondiale vennero realizzate due postazioni Tobruk - fortificazioni difensive di dimensioni ridotte, comparabili con piccolo bunker - che ancora oggi affiorano dalla scarpata del terrapieno affacciato su Corso Italia. Dopo l'8 settembre 1943, la batteria e il forte vennero requisiti dalla Wehrmacht e dall'esercito della RSI e vi fu stabilita una prigione per antifascisti e partigiani. Nel dopoguerra la batteria venne smantellata creando al suo posto un vasto piazzale. Il forte nel 1948 fu assegnato alla Legione Carabinieri Liguria. Durante le Giornate FAI d’Autunno si percorreranno il ponte levatoio, il bastione, i cunicoli con feritoie per le baionette e il tratto esterno della fortezza, fino ad arrivare al terrazzone dove atterrano gli elicotteri, da cui si abbracciano l’intero perimetro del Forte e il panorama da Portofino a Savona.
Centro Logistico di Supporto Areale dell’Aeronautica Militare e Istituto “Umberto Maddalena” di Cadimare
Situato sul lato occidentale del Golfo della Spezia, la frazione di Cadimare nel periodo tra le due guerre mondiali fu sede dei cantieri Ansaldo per la costruzione di navi militari e divenne in seguito aeroporto militare. Il Centro logistico di supporto areale è intitolato a Umberto Maddalena, trasvolatore che ha partecipato alle Crociere Atlantiche comandate da Italo Balbo, di cui si conserva ancora intatto lo studio. Da questo idroscalo il poeta Filippo Tommaso Marinetti era solito partire per i voli che gli ispirarono il manifesto dell'Aeropittura (1929), declinazione pittorica del futurismo e l'Aeropoema del Golfo della Spezia (1935). In quanto luogo militare, la base di Cadimare non apre mai le sue porte al grande pubblico e le Giornate FAI saranno un’occasione eccezionale per scoprire un luogo forse poco conosciuto, ma che ha rappresentato un passaggio fondamentale nella storia e nella memoria della città di La Spezia e del suo golfo. La visita permetterà di conoscere l’evoluzione del mezzo aereo e delle trasvolate atlantiche che segnarono la storia di quegli anni. Si visiterà inoltre la Palazzina Ufficiali, un capolavoro di matrice razionalista progettato dall'architetto e ingegnere Costantino Costantini, su incarico dello stesso Balbo, che volle realizzare un edificio che fungesse tanto da alloggio quanto da circolo per gli ufficiali. La visita proseguirà all’interno dello studio del comandante Balbo per ammirare i suoi cimeli e continuerà con l’affaccio dalla terrazza che regala una splendida vista su tutto il Golfo.
Durante le Giornate d’Autunno 2021 si potrà visitare eccezionalmente Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell'Esercito, di solito chiuso in quanto luogo militare. Unica testimonianza del complesso del Regio Arsenale, edificato nella prima metà del Settecento su progetto di Filippo Juvarra per ospitare dal 1783 le Regie Scuole di Artiglieria e Fortificazione, il palazzo, tra i più imponenti di Torino, è caratterizzato da forme grandiose e profilo regolare: un fabbricato quadrangolare di tre piani e otto padiglioni che poggia su strutture binate, decorato da finestre rettangolari e quadrate, sollevato dal porticato, ornato da una torre barocca e uno scalone a doppia rampa. L'istituto provvede alla formazione degli ufficiali dell'Esercito e rappresenta uno dei poli didattici di eccellenza nel panorama italiano e internazionale. La scuola vanta con orgoglio l'eredità dei grandi personaggi che l'hanno frequentata: illustri intellettuali e scienziati, come Lagrange, grandi politici come Cavour e Menabrea e generali che fecero la storia d'Italia, da Lamarmora a Cadorna a Diaz e Badoglio. Tra gli spazi che si potranno scoprire durante la visita ci saranno il salone delle armi, la biblioteca, la cappella e lo splendido cortile d’onore, lungo 66 metri, restaurato e valorizzato nel 2021 grazie al rifacimento della pavimentazione, riproposta in pietra di Luserna, e alla nuova illuminazione a LED delle facciate interne.
Durante le Giornate d’Autunno 2021 sarà proposta una visita all’Arsenale, complesso architettonico carico di significati storici, sociali, economici, manifatturieri e artistici, edificato tra il XII e il XIII secolo come base militare e commerciale di Venezia e giunto a noi intatto. Nel 1312, quando l'Arsenale già godeva di grande fama, Dante lo visitò: ne sono testimonianza le famose terzine dell’Inferno in cui il poeta paragonò il frenetico lavoro dei carpentieri, gli arsenalotti, alle pene inflitte ai barattieri (Canto XXI, vv. 7-18). Con la costruzione della darsena nuova nel XIV secolo, l'Arsenale, completamente cinto da mura e caratterizzato all’interno da capannoni con il tetto a capriate ricoperto di tegole, raggiunse 138.600 metri quadri e 16.000 addetti. Alcuni momenti salienti della storia del complesso: fra il 1544 e il 1547, su progetto del Sanmicheli venne costruito il deposito per il Bucintoro, la fastosa imbarcazione usata dal Doge in occasioni di festività o di eventi straordinari; nel Settecento l’architetto Giovanni Scalfarotto progettò una costruzione di 150 metri per gli squadratori, gli arsenalotti specializzati nello squadro delle tavole ottenute dai tronchi di rovere, acacia, abete, larice, faggio e noce, essenze arboree per la costruzione delle navi; nell'Ottocento, durante il governo austriaco e poi il Regno d'Italia, in Arsenale vennero costruiti alcuni colossi della Marina, come la corazzata Francesco Morosini e l'incrociatore Francesco Ferruccio, usati durante la Prima Guerra Mondiale. Nello stesso periodo furono costruiti i primi aerei Caproni, usati in battaglia. Dopo la rotta di Caporetto, l'Arsenale fu privato di tutti i suoi macchinari, sia perché il nemico non se ne impossessasse sia per fonderli e forgiare armi moderne per l'esercito italiano. Tra le tappe del percorso FAI, che includerà aree normalmente non accessibili al pubblico, il Salone degli Squadratori, l’imponente tezon dei squadradori, edificato tra il 1750 e il 1778, parzialmente demolito a partire dal 1880 e modificato con la costruzione di un poderoso solaio, che fungeva da sala da disegno con le finestre a lunetta a filo di pavimento.
Chiostri dell’ex Convento di San Zaccaria
Durante le Giornate d’Autunno 2021 si potranno eccezionalmente visitare i chiostri dell’ex Convento benedettino di San Zaccaria, uno dei più antichi monasteri di Venezia, oggi comando provinciale dei Carabinieri. Il complesso fu edificato nell’829 nel centro della città, a pochi passi da piazza San Marco, a rimarcare il prestigio di un complesso sorto per ospitare in particolare le figlie dell’aristocrazia del dogado e in cui furono sepolti otto tra i primi dogi, a partire dal X secolo. All'inizio del XIX secolo, in seguito alle soppressioni napoleoniche, il convento venne destinato a caserma, e poi, con l'ingresso del Veneto nel Regno d’Italia, a sede veneziana dei Carabinieri. La visita durante le Giornate FAI toccherà, oltre ai chiostri, mirabilmente conservati, un’esposizione di rare divise storiche dell'Arma dei Carabinieri.