Le Delegazioni e i Gruppi FAI per le Case Montana

Le Delegazioni e i Gruppi FAI per le Case Montana

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Le Delegazioni e i Gruppi FAI per le Case Montana
Dal territorio

29 agosto 2023

Nel corso del 2023 i contributi raccolti dalle Delegazioni FAI verranno destinati agli interventi di restauro e riqualificazione delle Case Montana nel Parco Paesaggistico e Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento.

Ogni anno i volontari che danno vita alle Delegazioni e ai Gruppi FAI organizzano centinaia di eventi in ogni regione d’Italia per diffondere i valori della Fondazione accompagnando le persone alla scoperta e alla conoscenza dei propri territori, con l’entusiasmo di chi lo fa per autentica passione verso il nostro straordinario Paese.

Questa missione di sensibilizzazione costituisce anche un vitale e concreto sostegno al quotidiano lavoro di restauro, conservazione e manutenzione che il FAI garantisce ai luoghi unici di cui si prende cura. I fondi raccolti dalle Delegazioni durante le attività organizzate sul territorio vengono infatti assegnati a progetti prioritari legati ai nostri Beni: nel 2023 i contributi raccolti dalle Delegazioni FAI verranno destinati agli interventi di restauro e riqualificazione delle Case Montana nella Valle dei Templi di Agrigento.

Le Case Montana

Sul bordo di uno dei costoni di roccia che delimitano la conca naturale in cui prospera il Giardino della Kolymbethra proprio di fronte al tempio dei Dioscuri, si ergono i ruderi di due semplici edifici rustici costruiti in pietra di tufo con i tetti in coppi. Sono le Case Montana, già costruite alla metà del Settecento e abitate fino alla metà del Novecento dai contadini che lavoravano i terreni agricoli circostanti, compreso il Giardino della Kolymbethra. Il FAI le ha acquisite con l’intenzione di recuperarle e riportarle a nuova vita, destinandole all’accoglienza dei visitatori del Giardino e a un’inedita funzione di valorizzazione.

Qui avevano sede la residenza e le attività di generazioni di braccianti in rapporto di mezzadria con il proprietario terriero. Il centro operativo della produzione agricola comprendeva l’agrumeto, il mandorleto, gli ulivi, le vigne e altre coltivazioni, nonché l’allevamento degli animali da cortile utile al sostentamento e per lavorare la terra.

Le Case Montana rappresentano un brano rilevante e rappresentativo della storia moderna del territorio rurale di Agrigento, intimamente legato alla vita del Giardino mediterraneo della Kolymbethra.
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Messa in sicurezza e il progetto di restauro

Dopo l’acquisto delle Case nel 2018, è subito apparso indispensabile intervenire con urgenza sugli edifici per non perderne irrimediabilmente la preziosa testimonianza che costituiscono.

Dopo aver sgomberato l’area dai detriti, si è proceduto a mettere in sicurezza sia gli esterni sia gli interni delle costruzioni per evitarne il crollo, con la costruzione di palizzate e puntellamenti in legno provvisori, realizzati con la massima cautela, senza modificare l’aspetto o la consistenza degli edifici stessi e facilmente removibili e riutilizzabili in cantiere.

Di recente è stata portata a termine una campagna diagnostica che ci aiuterà a meglio precisare l’intervento che dovrà essere eseguito sulle Case. Sotto la sorveglianza e insieme ai professionisti del Parco della Valle dei Templi e della Soprintendenza, sono stati esplorati gli ipogei (gli antichi canali sotterranei di raccolta dell’acqua) condotti sondaggi archeologici e particolari indagini geognostiche (prove elettromagnetiche, sismiche, perforazioni del terreno).

Tutte attività di studio e analisi fondamentali, che ci hanno permesso di approfondire la conoscenza della consistenza del terreno e di verificare la necessità di interventi di consolidamento strutturale agli edifici. Sono partiti anche i primi interventi di consolidamento del costone calcarenitico su cui si ergono le Case.

I restauri saranno condotti secondo l’approccio oramai consolidato del FAI «in punta di piedi», senza cancellare le stratificazioni e i segni arcaici delle esistenze che qui si sono svolte.

Una sfida particolarmente complessa, poiché i materiali e le strutture costitutive degli edifici sono gravemente compromessi dall’incuria dei decenni di abbandono, e dovranno essere conservati con rispetto, ma riportando altresì la piena solidità e funzionalità, e naturalmente sempre all’insegna della sostenibilità.

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Il progetto di valorizzazione

Come il recupero del Giardino della Kolymbethra è consistito innanzitutto nella ripresa delle coltivazioni, della cura degli agrumi e dei sistemi agricoli tradizionali, tutti elementi alla base dell’esistenza stessa del luogo, così gli interventi sulle Case Montana non potranno non tenere conto delle tracce del tempo che raccontano l’operosa vita di questa casa contadina e degli uomini che l’hanno abitata.

Perciò gli spazi delle Case Montana rievocheranno l’ambiente domestico della famiglia di mezzadri che vi abitò fino agli anni Sessanta. I locali saranno destinati all’accoglienza dei visitatori: offriranno nuovi servizi, tra cui un piccolo negozio con ristoro (specializzato in spremute di agrumi), ma soprattutto ospiteranno il racconto della storia del Giardino, dal più lontano passato archeologico, alla natura agricola fino alla vita contadina che ne hanno segnato le epoche più recenti.

Grazie di cuore a tutti i volontari delle Delegazioni e dei Gruppi che portano avanti con tanta passione, giorno dopo giorno, la missione del FAI.

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