07 marzo 2007
Lewis pubblica nel periodo tra il 1930 e il 1950 la maggior parte delle sue opere, sia quelle prettamente accademiche sia i romanzi. Fondamentali per capire la visione del mondo di Lewis sono tre romanzi fantastici. La “Trilogia spaziale” (Space Trilogy), la prima vera opera fantasy dello scrittore, venne scritta in seguito a una scommessa con l'amico Tolkien. Lewis si impegnò a scrivere tre storie ambientate "lontano nello spazio", mentre Tolkien doveva scrivere tre storie ambientate "lontano nel tempo" (che divennero i tre libri di “Il signore degli anelli”). Lewis realizza tra il 1938 e il 1945 la trilogia composta dai volumi “Lontano dal pianeta silenzioso”, “Perelandra” e “Quell'orribile forza”. Protagonista della trilogia è il filologo Elwin Ransom, che viene trasportato sul pianeta Malacandra e poi su Perelandra (i nomi indigeni che designano i nostri Marte e Venere), osservando come la fede in Dio si sviluppi in questi due mondi diversamente dalla Terra (il "pianeta silenzioso").
Nei romanzi di Lewis è sempre presente una visione filosofica abbastanza complessa, anche se non esposta organicamente. Comprenderne i fondamenti è importante per cogliere a fondo anche gli altri aspetti delle sue opere. Poiché una parte importante della vita dell'autore è stata occupata dal percorso personale che lo ha portato dall'ateismo alla convinzione che esiste un Dio personale, e che questo Dio è quello rivelato dal cristianesimo, l'analisi delle motivazioni razionali che stanno alla base della fede di Lewis è importante per comprenderne il pensiero. Ma un posto altrettanto importante va assegnato ad altre tematiche a cui Lewis dedica spazio nelle sue opere, e cioè il tema del desiderio come elemento essenziale costitutivo dell'esperienza umana, e il tema della fondamentale continuità e affinità tra le religioni e i miti precristiani e la verità rivelata nel cristianesimo.
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