15 dicembre 2016
«Torno sempre volentieri a Agrigento. Certamente per il suo straordinario patrimonio archeologico e paesaggistico, ma non solo. Ci torno volentieri perché qui trovo un clima positivo, attivo, collaborativo. Grazie al Parco della Valle dei Templi e al FAI con la Kolymbethra, e anche a tante altre realtà, si sta vivendo una fase di svolta, che fa respirare un'area nuova, fresca. Scavi archeologici e scoperte importanti, come il teatro e il tempio romano, ricerche, convegni (…), iniziative didattiche, positive esperienze di alternanza scuola-lavoro, e tantissime altre attività».
Con queste parole affidate al suo profilo Facebook, Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni culturali, racconta una sua recente visita nel capoluogo siciliano durante la quale ha avuto l'opportunità di passeggiare tra i sentieri del Giardino della Kolymbethra, bene FAI aperto al pubblico dal 2001.
«La Kolymbethra (…) è un vero paradiso, che non smette di riservare sorprese. È una vicenda bellissima quella del recupero di questo giardino siciliano (…), ed è una vicenda ancor più bella la progressiva scoperta di questo luogo da parte dei cittadini di Agrigento e dei turisti (quest'anno saranno oltre 80.000 i visitatori). Spero vivamente che questa positiva realtà possa ulteriormente crescere, con nuove acquisizioni e con una collaborazione ancor più stretta con il Parco della Valle dei Templi».
Durante la sua permanenza in Sicilia il prof. Volpe, insieme a Giuseppe Lo Pilato, property manager del Giardino della Kolymbethra, e ad altri esponenti di istituzioni culturali agrigentine ha presentato il libro “Un patrimonio italiano. Beni culturali, paesaggi e diritti”. «Agrigento con la Valle dei Templi, la Kolymbethra, con questa gestione più dinamica e più aperta e con il coinvolgimento dell'associazionismo di qualità sta rappresentando un vero modello non solo per la Sicilia ma per tutto il Paese».
La valorizzazione e la tutela sono però possibili solo grazie a una forte relazione con una comunità locale che viva il patrimonio, lo promuova e da cui tragga conoscenza e opportunità. Da qui l'appello ai cittadini di Agrigento a vivere la propria eredità culturale come un'opportunità non solo per il presente, ma soprattutto per il futuro. La formula vincente? Progetti di qualità e sostenibili, persone competenti, coinvolgimento della comunità, condivisione delle informazioni e apertura alle nuove tecnologie.
nei Beni FAI tutto l'anno
Gratis