24 febbraio 2012
Un turismo di qualità su misura delle esigenze delle persone. E' questa la parola d'ordine di Boscolo Tours S.p.a. Unip., società veneta specializzata in viaggi guidati verso le mete più suggestive dell'Italia e del mondo, che ha deciso di sostenere la cura e la manutenzione di Villa dei Vescovi a Luvigliano di Torreglia (PD) offrendo visibilità al FAI e organizzando anche eventi nei Beni della Fondazione. Abbiamo chiesto a Mauro Bighin, marketing manager dell'azienda, di raccontarci la genesi della partnership e i valori condivisi sui quali si basa.
Qual è il valore della collaborazione con il FAI?
Da sempre i nostri viaggi sono progettati con un'attenzione particolare per la bellezza che la storia ci ha lasciato in eredità attraverso monumenti, chiese, ville, musei. E questa nostra cura nel progettare dei viaggi di scoperta e di conoscenza dei più bei luoghi di arte e cultura ha incontrato da subito i desideri dei nostri clienti viaggiatori.
E' quasi per una forma di riconoscenza che ci è sembrato quindi giusto e necessario contribuire fattivamente alla tutela del patrimonio italiano, sostenendo una realtà come il FAI che fa di questo stesso amore per l'arte, la bellezza e la cultura la sua missione.
Come si inserisce questo progetto nelle attività di Boscolo Tours? Come pensate di valorizzarlo?
Ci piacerebbe creare degli eventi utilizzando come location alcuni Beni del FAI in modo da condividere con i nostri clienti lo stesso spirito con cui abbiamo intrapreso questa partnership. Lo scopo è quello di far percepire la piena sintonia fra la cura e la qualità con cui il FAI gestisce i Beni che ha in tutela e lo spessore che cerchiamo di dare ai nostri viaggi. Inoltre, vorremmo inserire la visita ad alcuni Beni del FAI in qualche nostro itinerario in Italia.
In che modo i Beni FAI rispondono all'esigenza sempre più sentita di un turismo di qualità?
La qualità è intrinseca nel modo peculiare con cui il FAI negli anni ha intrapreso interventi di cura e restauro di beni storico-artistico, dimostrando attenzione e competenza. Solo chi ha visitato uno dei Beni del FAI può realmente comprendere come non si tratti di semplici restauri ma di valorizzazioni vere e proprie tese al recupero delle atmosfere tipiche, del clima culturale e della situazione storica originari del bene stesso. Questo è uno stimolo anche per noi che vogliamo fare del turismo di qualità un obiettivo sempre più marcato. I Beni del FAI e questa partnership ci aiutano nel nostro tentativo di rifuggire il viaggio come semplice e banale uscita dalla quotidianità, trasformandolo sempre più in un'immersione piena dentro mondi e culture, accompagnata dalla competenza delle nostre guide e con la qualità dei nostri servizi.
Quale è secondo Lei il contributo che Villa dei Vescovi può offrire allo sviluppo del turismo nel territorio veneto?
Siamo molto orgogliosi di contribuire, per quello che possiamo, al recupero di un bene così importante nell'ambito del territorio in cui operiamo. L'intervento su Villa dei Vescovi, valorizzata come solo il FAI sa fare, può ridonare al territorio dei Colli Euganei l'importanza che ha sempre avuto nei secoli scorsi. La vicinanza con la Riviera del Brenta e le sue innumerevoli ricchezze ha probabilmente messo un po' in ombra un patrimonio paesaggistico e storico-artistico di spessore. L'intervento su Villa dei Vescovi ha permesso di restituire lustro a uno dei luoghi più affascinanti del territorio e per questo dovrebbe aiutare a rinnovare l'interesse per questi luoghi bellissimi e per il paesaggio inimitabile.
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