31 agosto 2020
La Via Francisca del Lucomagno si sviluppa infatti lungo un antico tracciato romano che collegava a sud la città di Costanza, in Germania, a Pavia, per poi ricongiungersi con la Via Francigena. A nord, permetteva anche di raggiungere Arles e quindi il Cammino di Santiago.
Nei suoi 135 chilometri in territorio italiano, che collegano Lavena Ponte Tresa, a Pavia, la Via Francisca del Lucomagno tocca 40 comuni delle province di Varese e Milano, e cinque parchi naturali: l’Argentera, Campo dei Fiori, Medio Olona, Altomilanese e della Valle del Ticino, moltissimi luoghi di interesse, tra cui due Beni FAI: il Monastero di Torba, Patrimonio Unesco nel circuito “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.), e Casa Macchi a Morazzone, Bene attualmente in restauro e non ancora visitabile; luoghi di fede, come il Sacro Monte di Varese, il Monastero di Cairate e l’Abbazia di Morimondo, piccoli borghi.
Alcuni tratti sono accessibili alle persone a ridotta capacità motoria. Il tracciato è ben segnalato e in sicurezza. La Via può essere percorsa tutto l’anno, a piedi o in bicicletta, grazie al fatto che il passo del Lucomagno in Svizzera, con i suoi 1915 mt di altezza è il più basso dell’area alpina e difficilmente presenta condizioni avverse ai camminatori.Alla meta, a Pavia, la Francisca prosegue verso Roma con la Via Francigena.
Chi desidera mettersi in cammino può consultare il sito dedicato al progetto, www.laviafrancisca.org, scoprire le tappe, i punti di accoglienza e richiedere le credenziali del pellegrino.
Il progetto Cammini storici: la Via Francigena e la Via Francisca del Lucomagno è realizzato con il sostegno del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale di Regione Lombardia POR FESR 2014-2020.
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