31 gennaio 2020
Il Manifesto di Assisi, al quale il FAI ha aderito tra i primi, rappresenta un punto di svolta nel panorama sociale e politico italiano.
Al di là dell'aspetto formale della firma, il 24 gennaio 2020 alla presenza del Presidente del Consiglio, del Presidente della Conferenza Episcopale, del Presidente del Parlamento Europeo, del Ministro dell'Università e della Ricerca, nonché di vari esponenti del mondo imprenditoriale, religioso e associativo, è stato sottoscritto ad Assisi un documento davvero importante, che evidenzia, ormai a tutti i livelli, l'attenzione del mondo sull'emergenza della crisi climatica, ma ancor di più su un nuovo paradigma economico che prevede non più il depauperamento del pianeta e delle sue risorse, ma un uso attento e virtuoso delle stesse.
Una "economia sostenibile a misura d'uomo" è, dunque, il filo conduttore proposto dal Manifesto: un’economia completamente in linea con i valori del FAI, che da 45 anni impegna energie e risorse con azioni e progetti reali, tangibili, concreti.
Fa piacere pensare che questi temi di sostenibilità ambientale, che hanno sensibilizzato migliaia di giovani in tutto il mondo, coinvolgano sempre più anche istituzioni, economia e finanza.
Una sfida ambiziosa, immensamente stimolante che ci vede con passione e partecipazione in prima linea, nel rispetto di ciò che San Francesco predicava:
"Essere brevi con le parole, parlare di più con la vita".
È proprio questo il nostro modo di essere e di agire.
Maurizio Rivolta, Vicepresidente FAI – Fondo Ambiente Italiano
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