15 febbraio 2013
La Regione Sardegna aveva cercato di aggirare il Piano Paesistico Regionale con una legge che escludeva dalla tutela le aree limitrofe alle zone umide. FAI e WWF avevano inviato al Consiglio dei Ministri una nota tecnica in cui si opponevano a questo provvedimento e ora il Governo, condividendo le osservazioni delle Associazioni, ha fatto ricorso contro questa legge per incostituzionalità.
Il Governo ha impedito l'ennesimo tentativo della Regione Sardegna di aggirare il Piano Paesistico Regionale con la legge regionale n. 20/2012.
Questa legge escludeva la tutela paesaggistica sulle aree limitrofe alle “zone umide”, che il Piano Paesistico Regionale redatto dalla Giunta Soru aveva invece opportunamente equiparato alle coste, ai fiumi e ai laghi, sottoponendole allo stesso vincolo di tutela “di 300 metri dalla linea della battigia”. L'esclusione era motivata con la scusa di predisporre “un'interpretazione autentica” delle delle Norme Tecniche di Attuazione del Piano Paesistico Regionale (PPR).
FAI e WWF avevano inviato una nota tecnica al Consiglio del Ministri segnalando che questa legge era in contrasto con gli obblighi internazionali di tutela del paesaggio e anche con l'Articolo 9 della nostra Costituzione che sancisce che che l'Italia “tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Nella nota le Associazioni evidenziavano anche il fatto che questa legge era stata emanata in tutta fretta per superare una sentenza recente del Consiglio di Stato che riconosceva la tutela per le zone umide, coerentemente con il Piano Paesistico Regionale.
Il Governo ha raccolto l'allarme lanciato da FAI e WWF e ha impugnato per incostituzionalità questa legge definendola in contrasto “con le norme interposte concernenti la pianificazione paesaggistica congiunta, contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio, con la disciplina statutaria e con il canone di leale collaborazione - Violazione del principio di buon andamento e di imparzialità”.
Grazie al FAI, al WWF e al ricorso del Governo le zone umide del paesaggio sardo sono salve. Almeno per ora.
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