19 giugno 2024
«Il FAI, assieme a Italia Nostra – da una cui costola è nato quasi 50 anni fa – e al Touring Club Italiano, è citato nella traccia odierna della prova di italiano dell’esame di maturità, come testimone di un percorso civile, sancito dall’articolo 9 della Costituzione.
Il tema fa riferimento a un articolo di Maria Agostina Cabiddu pubblicato nel 2020 sulla Rivista dell’Associazione italiana dei costituzionalisti.
Tre Istituzioni private al fianco di quelle pubbliche che operano, ispirate al principio di sussidiarietà, per il Bene del Paese e dei suoi cittadini.
Il FAI è orgoglioso della menzione che riconosce il nostro impegno costante e appassionato nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio di storia, arte e natura italiano ma fa anche convergere la cultura con i concetti di identità, memoria e benessere della comunità in un’ottica di cittadinanza attiva e inclusiva, principî che il FAI incarna da sempre e che sono il cuore della sua missione.
Questo riconoscimento ci stimola a continuare con ancora maggior dedizione e responsabilità nel solco dei valori indicati dai padri costituenti affinché le future generazioni ereditino e proteggano il Paese più bello del mondo.»
Bellezza, a nostro avviso, dovrebbe essere, in una immaginaria carta di identità dell’Italia, il primo fra i suoi segni particolari, questa essendo, principalmente, la ragione per cui milioni di visitatori arrivano ogni anno nel nostro Paese, attratti dal suo immenso patrimonio naturale e culturale, che non ha eguali nel resto del mondo, e dalla densità e diffusione, cioè dal radicamento di questo patrimonio nel territorio, nella storia e nella coscienza del suo popolo […].
La lungimirante intuizione dei Costituenti di riunire in un unico articolo e di collocare fra i principi fondamentali la promozione dello sviluppo culturale e della ricerca scientifica e tecnica e la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione ci dice non solo del rango da essi assegnato a beni e interessi con ciò posti a fondamento dell’identità nazionale ma anche della loro consapevolezza circa lo stretto legame tra memoria del passato e proiezione nel futuro di un Paese così ricco di storia, natura e cultura come l’Italia […].
Sappiamo come la furia della ricostruzione prima e il prevalere delle ragioni di un malinteso sviluppo economico poi abbiano troppo spesso pretermesso quei principi, finendo per colpire anche il nesso fra salvaguardia del patrimonio e progresso culturale e sociale del Paese che la Costituzione indica come fondamentale.
Eppure, a ben guardare, la coscienza della funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai, nel frattempo, venuta meno e anzi spesso si è tradotta in manifestazioni spontanee di cittadinanza attiva e nella nascita di formazioni sociali, più o meno strutturate, per la cura delle cose d’arte, dei paesaggi e dei luoghi “del cuore”, per l’organizzazione di festival e manifestazioni culturali e artistiche di diverso genere: da Italia Nostra al Touring Club Italia, al FAI fino alle associazioni e comitati privi di personalità giuridica ma non per questo meno capaci di testimoniare quei “legami e responsabilità sociali che proprio e solo mediante il riferimento a un comune patrimonio di cultura e di memoria prendono la forma del patto di cittadinanza”.
Questo è, allora, il punto: la crescente domanda di arte, di musica, di paesaggio, di letteratura, in una parola di “bellezza” non può, in alcun modo, essere ricondotta alla categoria dei “beni di lusso” o, peggio, all’effimero e al superfluo. Al contrario, essa ha direttamene a che fare con il senso di appartenenza, di identità e memoria, con il benessere e la (qualità della) vita delle persone e delle comunità, insomma con una cittadinanza “pleno iure” e se è così nessuno deve rimanerne escluso.
Comprensione e analisi
Puoi rispondere punto per punto oppure costruire un unico discorso che comprenda le risposte a tutte le domande proposte.
1. Riassumi il contenuto del brano nei suoi snodi tematici essenziali.
2. Per quale motivo, a tuo avviso, l’“intuizione dei Costituenti” è definita “lungimirante”?
3. Nel brano si afferma che “la coscienza della funzione civile del patrimonio storico-artistico non è mai venuta meno”, individua i motivi di tale convinzione.
4. Perché, a giudizio dell’autrice, “la crescente domanda [..] di ‘bellezza’ non può rientrare nella categoria ‘beni di lusso”’?
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