Il Delegato eventi locali: creatività e organizzazione

Il Delegato eventi locali: creatività e organizzazione

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Il Delegato eventi locali: creatività e organizzazione
Da volontario a volontario

22 maggio 2024

La figura del Delegato eventi locali supporta il Capo Delegazione nell’organizzazione degli apputamenti sul territorio. Sara e Germana, rispettivamente di Napoli e Torino, raccontano come hanno scelto di declinare questo ruolo nelle loro città, con qualche consiglio pratico!
“Siate creativi e non abbiate paura di sperimentare”. Sara Perna, Delegata eventi locali FAI Napoli

La figura del Delegato eventi locali nasce nel 2022 per supportare il Capo Delegazione nella pianificazione e realizzazione degli eventi sul territorio, volti a diffondere la missione del FAI e a incrementare la raccolta di iscrizioni e contributi.

Il FAI nazionale organizza una formazione dedicata a questo ruolo, oltre a incontri periodici di allineamento e scambio di buone pratiche tra volontari.

Due Delegate eventi locali, Sara e Germana, rispettivamente di Napoli e Torino, raccontano con passione come hanno scelto di declinare il ruolo nelle loro città… con qualche consiglio pratico!

Sara Perna, Delegata eventi locali FAI Napoli

Germana Bruscaini, Delegata eventi locali FAI Torino

La mia esperienza al FAI è cominciata quando, arrivato il momento della pensione e di nuovo padrona del mio tempo, sono diventata anche io una volontaria. In realtà mi ero già avvicinata anni prima al FAI, durante la mia vita professionale, e già allora, conoscendo la signora Crespi e il dott. Magnifico, avevo deciso che anche io avrei voluto collaborare per fare la mia parte, non appena ne avessi avuto il tempo.

Nel 2021 mi sono candidata tramite il sito come volontaria per la Delegazione di Torino e sono stata coinvolta. Ho conosciuto molte altre persone con una lunga esperienza e tramite loro ho avuto modo di comprendere nel dettaglio le attività della Delegazione e imparare a fare la volontaria. Qualche mese fa, sulla scorta della mia esperienza professionale, unita a quella di volontaria, mi è stato proposto di diventare la responsabile degli eventi di Delegazione, cioè di essere la figura di raccordo tra le tante iniziative realizzate e rispondere anche all’esigenza di una pianificazione attenta e coordinata che consenta di valorizzarle e promuoverle al meglio. Ho accettato l’incarico con entusiasmo e lusingata per la fiducia che mi veniva dimostrata. Sto lavorando attivamente con la Capo Delegazione per poter mettere a punto un supporto concreto per i volontari, soprattutto quelli alle prime esperienze organizzative.

Io sono una di quelle persone fortunate che per lavoro ha potuto fare quasi sempre ciò per cui avevo una vera passione. I miei incarichi mi hanno consentito di maturare una pluralità di esperienze e mi sono trovata a dover realizzare attività di ogni tipo, ma ciò a cui non ho mai rinunciato è di riservare per me la regia dell’evento che stavo organizzando: ho sempre voluto avere presente e in modo preciso ogni passaggio, le relative esigenze e le possibili soluzioni.

Dal di fuori l’ambito eventi può sembrare un’attività del tutto creativa, lo è indubbiamente non potrebbe essere altrimenti, ma non può far a meno delle basi solide di un’organizzazione approfondita e puntuale di ogni aspetto e momento.

Credo che questo approccio sia valido per qualunque evento si voglia realizzare anche come volontari. Quest’anno sono stata responsabile di apertura nelle Giornate FAI di Primavera con il Gruppo FAI Giovani e come da mia abitudine ho subito realizzato un documento che considerava tutte le caratteristiche del luogo e l’ho aggiornato pian piano che per ogni esigenza veniva trovata la soluzione. Altrettanto ho fatto per il percorso di visita che ho descritto in un documento dettagliato anche con le particolarità del luogo e del percorso e condiviso con tutti i volontari, affinché ciascuno potesse avere dei punti precisi a cui fare riferimento.

Per quanto riguarda il coordinamento con i Gruppi del territorio invece, come prima cosa ho raccolto in una mappa condivisa di tutti gli eventi sia in corso di realizzazione o comunque già confermati, sia quelli ancora in fase progettuale. In questo modo si ottengono immediati obiettivi: tutti conoscono la programmazione e quindi possono progettare senza sovrapposizioni.

È importante, infatti, offrire una pluralità di iniziative, ma non ha senso e soprattutto non porta risultati concreti andare in concorrenza su noi stessi.

Inoltre, avere a disposizione questa programmazione permette di individuare subito se vi siano spazi scoperti a calendario o tipologie di iniziative tralasciate, o anche scegliere ripescaggi di alcune che hanno avuto particolare successo e liste di attesa significative. Per questo la mappa verrà ampliata anche con i dati numerici dei partecipanti e con altri aspetti a cui stiamo lavorando con la Capo Delegazione.

Queste nuove iniziative sono state illustrate durante uno dei primi incontri dell’anno; sono oggetto di confronto ogni qualvolta ci ritroviamo, ma ancor di più a me hanno permesso di avere molti contatti personali con i vari volontari che organizzano gli eventi e ciò mi sta consentendo di approfondire la conoscenza di ciascuno e anche di comprendere meglio le ragioni di determinate richieste e scelte, o suggerire eventuali alternative organizzative, o di siti.

Chi organizza sa che può contare sulla mia collaborazione e mi sembra che si stia creando un buon rapporto con tutti, sicuramente a vantaggio delle iniziative e anche di coloro che ne sono i fruitori.

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