11 dicembre 2025
L’11 dicembre è stato annunciato a Villa Necchi Campiglio il conferimento dell’intero patrimonio della Fondazione Piero Portaluppi al FAI. Dopo oltre 25 anni, la Fondazione Portaluppi termina la sua attività e, in accordo con le Soprintendenze competenti, trasferisce l’intero prezioso archivio di disegni, libri, documenti e arredi al FAI, che darà nuova sede a questo patrimonio negli spazi di Villa Necchi. La dimora nel cuore di Milano, progettata dallo stesso Piero Portaluppi nel 1932 e donata nel 2001 dalle sorelle Necchi al FAI, è divenuta negli anni uno dei luoghi che più ha promosso la conoscenza dell’architetto milanese al largo pubblico, e ancor meglio d’ora in poi potrà raccontarne la storia, raccogliendo il testimone della Fondazione Piero Portaluppi, nata nel 1999 dagli eredi di Portaluppi proprio con l’intento di costituire un centro di studi, ricerca e divulgazione sulla sua opera.
Saranno custoditi ed esposti a Villa Necchi, trasferiti dalla storica sede della Fondazione Portaluppi, un edificio da lui stesso progettato alla fine degli anni Trenta in Via Morozzo della Rocca, migliaia di documenti, disegni, progetti – tra cui quello della stessa Villa Necchi – fotografie d’epoca, appunti e schizzi autografi, ma anche cartoline e video che testimoniano le relazioni dell’architetto con celebri personaggi, intellettuali, architetti e artisti che hanno fatto la storia del Novecento, da Filippo Tommaso Marinetti a Fortunato Depero, da Marcello Piacentini a Gio Ponti ai BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peressutti, Rogers), da Arturo Toscanini a Maria Callas, e molti altri. E inoltre, alcuni dei libri della biblioteca dello stesso Portaluppi, e centinaia di libri e riviste di storia dell’architettura, collezionati invece dalla Fondazione Portaluppi negli anni, saranno, come tutto il resto dell’archivio, non solo esposti, ma anche disponibili alla consultazione e allo studio, in accordo e collaborazione con Soprintendenze e Politecnico. Infine, una ventina di mobili e oggetti, disegnati e usati da Piero Portaluppi, tra scrivanie, armadi, sedie e divani che arredavano la sede della storica Fondazione, e che saranno allestiti, e quindi permanentemente esposti, a Villa Necchi negli spazi del sottotetto riprogettati dall’architetto Piero Castellini Baldissera, nipote di Piero Portaluppi.
L’esposizione sarà inaugurata a maggio 2026, e sarà una consistente aggiunta al percorso di visita di Villa Necchi, che si arricchisce di ulteriori contenuti. Inoltre, grazie a questo materiale ricco e vario il FAI si impegna a realizzare anche mostre temporanee, visite e iniziative speciali, volte ad approfondire e diffondere ulteriormente la conoscenza della figura del celebre architetto e della sua opera così significativa per la storia della città di Milano.
Innumerevoli, in oltre 25 anni, le iniziative della Fondazione Portaluppi per far conoscere l’opera dell’architetto. Un primo importante passo è stato compiuto nel 2003 attraverso l’organizzazione della mostra Piero Portaluppi linea errante nell’architettura italiana del ’900, ospitata alla Triennale di Milano, ed alla pubblicazione di una monografia. La Fondazione ha inoltre negli anni accolto periodicamente iniziative legate alle discipline cui Portaluppi si è dedicato: progettazione, disegno, restauro, vignettistica, fotografia, cinematografia, saggistica, enigmistica. Seguendo queste linee guida, nel 2004 sono state organizzate le mostre Milano Milano di Marco Petrus, Mario Sironi. L’arte della satira e le conferenze Costruire la città con Philippe Daverio e La bellezza a Milano: architettura, pittura, cinema alla quale hanno preso parte Guido Canella, Raffaele De Berti, Antonello Negri e Marco Romano. Hanno fatto seguito nel 2005 le mostre Fondazione Piero Portaluppi: nuove acquisizioni e Disegni di Architettura. Cinque storie italiane (Aymonino, Canella, Gabetti e Isola, Portoghesi, Rossi). Nel 2015 la Fondazione ha prodotto, nei suoi spazi, la mostra Portaluppi, Architettura Spettacolo – da Expo a Milano. In occasione del Salone del Mobile 2016, la Fondazione ha aperto al pubblico l’appartamento di Piero Portaluppi. Nello stesso anno, è stato presentato in anteprima al 69° Film Festival di Locarno L’Amatore un film su Piero Portaluppi per la regia di Maria Mauti. Nel 2017, a cinquant’anni dalla morte di Portaluppi, è stato emesso un francobollo commemorativo a lui dedicato. Nel 2018 la Fondazione ha realizzato la mostra PP130 negli spazi della Fondazione: una mostra di 130 pezzi originali per festeggiare il compleanno di Piero Portaluppi. Nel 2023 è uscito Piero Portaluppi, nuovo volume sull’opera dell’architetto, a cura di Piero Maranghi.
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