03 ottobre 2014
Oggi, venerdì 3 ottobre 2014, il Comune di Verona consegna al FAI il Complesso monumentale del Lazzaretto, all'interno del Parco dell'Adige Sud di Verona.
La consegna sancisce l'accordo firmato lo scorso 14 luglio 2014 dal Sindaco di Verona Flavio Tosi e dal Direttore generale del FAI Angelo Maramai, alla presenza del Sottosegretario al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Ilaria Borletti Buitoni. Secondo la convenzione, il FAI, in collaborazione con il Comune di Verona, si impegna per diciotto anni prima a riqualificare e poi a gestire e valorizzare questa storica area veronese, oggi in forte stato di degrado.
Il Lazzaretto di Verona è un luogo della memoria amato dai veronesi che lo hanno segnalato in occasione del quinto e del sesto Censimento I Luoghi del Cuore, promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per proteggerlo dalla cementificazione e farlo conoscere.
Progettato dall'architetto Michele Sanmicheli – il più grande d'Italia dopo quelli di Milano e Venezia - è stato realizzato tra il 1549 e il 1628: un luogo dove ricoverare i malati contagiosi in una località isolata e allo stesso tempo facilmente raggiungibile. Il Lazzaretto di Verona sorge in un'ansa della riva destra del fiume Adige, in un'area di straordinaria importanza paesaggistica e naturalistica unica nel suo genere: un polmone verde vicino al centro città che si presta, una volta riqualificato, a divenire luogo dove vivere a contatto con la natura.
Il FAI si propone di rispettare la natura originaria, quasi selvaggia, di questo territorio, impegnandosi dapprima a conoscerlo e poi a gestirlo, valorizzandolo solo con interventi sostenibili, nel rispetto del paesaggio, dell'anima del luogo e della sua storia.
L'attenzione della Fondazione sarà rivolta, oltre che al Lazzaretto, anche al terreno adiacente di tre ettari, donato al FAI nel 2012. Una vasta area da restituire alla città con un piano di sviluppo turistico a vocazione naturalistica e sportiva, pensato per il benessere della mente e del corpo, per rendere il Lazzaretto di Verona un luogo da vivere, in cui trascorrere una giornata nella natura. Il luogo di un'antica sofferenza verrà così trasformato nel fulcro di un progetto di recupero storico e ambientale destinato a creare un'area di benessere per la città.
Il FAI porterà a termine la bonifica dell'area del Lazzaretto dagli ordigni bellici rimasti inesplosi e dalla vegetazione infestante, per mettere in luce quanto resta dell'edificio originario. Poi si procederà una campagna di rilievo fotogrammetrico e un'analisi di tutti i materiali superstiti riconducibili alla struttura architettonica originaria - al fine di documentare le testimonianze presenti nell'area. In seguito si procederà alla riqualificazione: l'obiettivo è quello di far diventare il Lazzaretto fulcro del Parco dell'Adige Sud, luogo di incontro e per il tempo libero.
Durante queste prime fasi il Lazzaretto non sarà accessibile al pubblico. Il FAI ringrazia la Fondazione Cariverona per l'importante contributo alla realizzazione del progetto di restauro e di riqualificazione dell'area del Lazzaretto.
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