08 gennaio 2018
“Il fatto che ci siano delle persone che si dedicano specificatamente alla valorizzazione del patrimonio culturale ha creato un enorme salto. Ora, non potendo continuare ogni volta ad aumentare il numero di visitatori negli stessi siti, bisogna lavorare per diffondere l’amore per l’Italia su tutto il territorio così da distribuire in modo omogeneo i benefici del turismo.” Così Andrea Carandini, archeologo e Presidente del FAI, commenta l’annuncio di Dario Franceschini, ministro del MiBACT, in merito ai risultati dei musei statali nel 2017: oltre 50 milioni di visitatori e 200 milioni di incassi per un incremento sul 2016 di circa 5 milioni di visitatori e 20 milioni di euro (+ 31% di pubblico in 4 anni).
Numeri che attestano il peso crescente dei beni culturali nelle scelte di tempo libero dei cittadini. In particolare, il più visitato è stato il patrimonio archeologico: circa un terzo dei visitatori si sono, infatti, concentrati tra Pompei, Paestum, il Colosseo, i Fori, Ostia Antica, Ercolano, l’Appia antica e i grandi musei nazionali come Napoli, Taranto, Venezia e Reggio Calabria.
“L’Italia – ha sottolineato Franceschini - viaggia in controtendenza rispetto al resto d'Europa con tassi di crescita a due cifre, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno che, anche nel 2017, hanno avuto un ruolo fondamentale nella formazione del trend nazionale". Un dato che, secondo Carandini, va integrato quest’anno con questionari da sottoporre ai turisti per cogliere cosa li ha colpiti della visita e cosa è rimasto in loro, così da avere spunti per migliorare ulteriormente il racconto e la valorizzazione di quei luoghi.
Visitatori: oltre 7 milioni.
Visitatori: 3, 4 milioni.
Visitatori: 2,2 milioni.
Visitatori: 1,6 milioni.
Visitatori: 1,1 milioni.
Risultati ottimi anche per i Beni del FAI: sono 861mila - pari a circa il 10% in più rispetto al 2016 - le persone che nel corso dell’anno hanno scelto di visitare i luoghi di cui la Fondazione si prende cura in tutta Italia, tra castelli millenari, antichi monasteri, abbazie, baie e parchi. Una crescita di pubblico in particolare per la riserva naturale de I Giganti della Sila (+35%) in Calabria, il Castello e Parco di Masino (+32%) in Piemonte e Villa Della Porta Bozzolo e Villa Panza (entrambe + 25%).
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