14 marzo 2023
«Il paesaggio è un’opera d’arte collettiva».
Marco Magnifico, Presidente FAI
Il 14 marzo si celebra la Giornata Nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero della Cultura con l’obiettivo sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate al paesaggio, attraverso attività sull’intero territorio nazionale.
In occasione della Giornata Nazionale del Paesaggio si tiene la cerimonia di consegna del Premio Nazionale del Paesaggio.
Il Ministro della Cultura Sangiuliano ha premiato oggi il progetto “Orti Generali” di Torino, nato con l’obiettivo di costruire un modello di impresa sociale per la trasformazione e la gestione di aree agricole residuali cittadine. Orti generali era, infatti, un parco in abbandono nel quartiere Mirafiori, mentre oggi è un parco aperto a cittadini e visitatori con 150 orti urbani, più un polo didattico dove seguire corsi e laboratori.
"Orti generali" è il vincitore dell’edizione 2023 e a sua volta sarà la candidatura italiana per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa, nato a seguito della sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio da parte di 39 stati membri tra cui l’Italia.
La Giornata Nazionale del Paesaggio è stata istituita anche grazie al prezioso lavoro di Ilaria Borletti Buitoni, Vicepresidente FAI, che, durante il suo mandato da Sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali dal 2013 al 2016 aveva ricevuto la delega al paesaggio. Da qui il suo impegno nella riattivazione dell’Osservatorio Nazionale del paesaggio come luogo di concertazione sulle politiche del paesaggio tra i vari soggetti istituzionali, incluse le associazioni di tutela e alla promozione dei piani paesaggistici regionali.
Curiamo il Paesaggio, coltivandolo è il titolo dell’ultimo Convegno Nazionale dei Delegati e dei Volontari FAI nel quale la Vicepresidente Borletti Buitoni ha avvertito che “il paesaggio italiano è ancora oggetto di vandali” perché in Italia non abbiamo ancora una legge sul consumo di suolo. La percentuale di abusivismo è ancora altissima, per questo Buitoni sostiene che “la gestione del paesaggio significa legalità”, benché questo obiettivo sia ancora lontano.
L’agricoltura, elemento centrale delle giornate di studi del Convegno Nazionale, ha accompagnato la storia del nostro Paese, e oggi può essere uno strumento formidabile di recupero di quel racconto che è l’identità del nostro Paese.
Proprio perché il paesaggio, anche quello agricolo, muta e racconta la storia di chi lo abita – continua Buitoni – cosa vuol dire gestire un paesaggio, e dunque gestire le trasformazioni del territorio?
Vuol dire anticipare, capire queste trasformazioni e porre sempre le persone al centro, perché vivere in un paesaggio che rappresenta la propria identità, è sempre, per le comunità che lo abitano, un punto di equilibrio.
Tuttavia oggi è necessario fare un passo in più, un salto verso un’altra dimensione – avverte la Vicepresidente FAI – ovvero stabilire un confronto verso tutti i soggetti che si occupano delle trasformazioni del territorio, in modo che si possano prendere delle linee programmatiche chiare.
La tutela del paesaggio, la tutela dell’ambiente, la transizione energetica, lo stimolo di un’agricoltura virtuosa, si devono muovere tutti verso un’unica direzione: salvaguardare la straordinaria, unica ricchezza che è il nostro paesaggio.
Ed è anche per questo motivo che ogni anno il Ministero della Cultura lancia un bando per premiare iniziative concrete ed esemplari – come "Orti Generali" – per il raggiungimento degli obiettivi di qualità paesaggistica nel territorio.
Immagine in evidenza © Umberto Costamagna
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