25 marzo 2022
I Presidenti Regionali del FAI sono figure fondamentali ed essenziali per la Fondazione perché sono personalità che, attraverso i rapporti istituzionali, sociali e culturali con il proprio territorio, diventano il punto di riferimento per tutte le Delegazioni e i Gruppi FAI regionali.
Nel settembre 2021, Giuseppe Taibi, Presidente Regionale FAI Sicilia dal 2018 al 2021, ha passato il testimone a Giuseppe Gini, architetto, Dirigente Superiore ed ex Soprintendente per Beni Culturali ed Ambientali della Regione Sicilia, Soprintendente del Mare. Dal 2013 al 2017 Assessore all'Urbanistica, allo Sport e alle Coste della città di Palermo.
«Ringrazio il Presidente FAI Marco Magnifico, per avermi coinvolto in questa straordinaria esperienza. Durante la mia lunga carriera professionale, intense e proficue collaborazioni con il FAI hanno concretizzato progetti di recupero e valorizzazioni di importanti testimonianze architettoniche dimenticate o addirittura sconosciute. Sono onorato dell'incarico conferitomi in un momento così complesso per la nostra storia: sono convinto che la salvaguardia e la conoscenza dell'arte e del paesaggio siano fondamentali per tramandare nel futuro la nostra civiltà. Il mio impegno e la mia esperienza saranno rivolti a incentivare le Delegazioni e i Volontari a sviluppare in armonia la grande attività del FAI sull'inestimabile patrimonio culturale della nostra isola».
Giuseppe Taibi, avvocato cassazionista, ha aderito al FAI fin dal 2000 mosso da un grande amore per il proprio territorio che l’ha portato in prima persona a sostenere le battaglie, per citare solo un esempio, contro gli ecomostri di Scala dei Turchi (AG) e oggi continua la sua opera per la Fondazione assumendo la carica di Capo Delegazione di Agrigento:
«I tre anni da Presidente FAI Sicilia sono stati molto intensi: sono onorato di aver guidato il FAI Sicilia. Obiettivo fondamentale di questo triennio è stato quello di rafforzare la collaborazione e il dialogo con le istituzioni e le associazioni, pur mantenendo la nostra indipendenza, e dialogare con la politica senza dimenticare il nostro ruolo di avanguardia sui temi della valorizzazione del patrimonio storico artistico e paesaggistico e dell’Ambiente. Oggi in Sicilia siamo più forti di prima, abbiamo saputo lavorare sulle persone, i volontari. Siamo adesso pronti ad affrontare la ripresa e a essere protagonisti. C’è nell'isola una grande richiesta di FAI, di chi fa per il territorio».
Il nuovo Presidente Regionale FAI di Abruzzo e Molise è Roberto Di Monte, nominato il 1° marzo 2022. Classe 1965, è nato e vive a Chieti, e prima di prendere la carica da Presidente delle due regioni è stato per quattro anni Capo Delegazione FAI di Chieti. Commercialista di professione, approda al FAI nel 2018 dopo un percorso articolato tra impegno nel sociale e nel volontariato. Di rilievo la creazione e gestione di un Comitato a difesa del territorio contro abusi edilizi e un’associazione culturale, chietiscalo.it, associazione di eventi di cultura e spettacolo nella sua città.
«Sarebbe splendido poter fare anche solo un decimo di ciò che Massimo Lucà Dazio ha fatto per il FAI Abruzzo e Molise negli ultimi 17 anni. Questo è ciò che ho pensato nel preciso momento in cui ho ricevuto la proposta di nomina a Presidente Regionale FAI di Abruzzo e Molise. Confesso che questo primo pensiero mi ha un po’ intimorito, ma poi ho realizzato che accettando l’incarico avrei dato continuità al suo lavoro e nello stesso tempo avrei avuto la possibilità di continuare a esser parte della missione del FAI che ho sposato quattro anni fa con la nomina a Capo Delegazione. So di aver accettato un incarico di grande responsabilità che cercherò di onorare con tutto me stesso, certo che con un buon gioco di squadra potremo costruire qualcosa di veramente importante. Sarà determinante l’aiuto dei volontari e indispensabile la collaborazione con le Delegazioni di Abruzzo e Molise, presidi vivaci e ben organizzati, con un grande potenziale ancora da esprimere».
Massimo Lucà Dazio, Presidente regionale FAI di Abruzzo e Molise dal 1° maggio 2005 al 28 febbraio 2022, resta Presidente Onorario delle due regioni:
«Nel 2005 sono entrato nella famiglia del FAI con la presidenza dell'Abruzzo e del Molise. Due regioni che non avevano ancora raggiunto la consapevolezza della loro identità, occorreva far riscoprire ai cittadini l’orgoglio delle proprie radici, della propria storia e far comprendere la necessità di preservarle per le future generazioni. Oggi grazie all’impegno dei volontari e al lavoro stretto con le istituzioni del territorio posso affermare che importanti passi avanti sono stati fatti. Sono fiero di ciò che è stato costruito, dei risultati splendidi che abbiamo raggiunto e della risposta entusiasta che la Fondazione ha ricevuto sul territorio, nonostante gli eventi catastrofici che l’Abruzzo ha vissuto. Il traguardo più importante ed inaspettato è stata la spontanea richiesta di intervento e presenza del FAI nei territori bisognosi di salvaguardare e valorizzare il proprio patrimonio culturale e paesaggistico. Non si possono riassumere velocemente 17 anni di presidenza, di traguardi importanti e bellissimi, ma prendo in prestito le parole di Filippo Palizzi, famoso pittore abruzzese, che donando al termine della sua carriera una serie di opere allo Stato Italiano disse: “Vorrei finire ma solo per poter ricominciare”. Queste parole rappresentano il miglior riconoscimento che posso dare al mio lavoro e all’impegno profuso in questi anni».