25 maggio 2015
Sabato 23 e domenica 24 maggio 2015 si è tenuto il Terzo incontro nazionale FAI Giovani: due giorni intensi di incontri, suggestioni, entusiasmo, due giorni per parlare del FAI e scrivere il suo futuro.
Sono oltre 120 i volontari FAI intervenuti da tutta Italia: giovani che hanno in comune l'amore per l'arte, la cultura, la natura del nostro Paese: il loro entusiasmo e impegno sono fondamentali per portare avanti la missione del FAI.
Sabato al Complesso S.S. Marcellino e Festo di Napoli i lavori si sono aperti con la tavola rotonda sul tema “L'importanza del volontariato: un valore per la società e per l'individuo”. Dopo i saluti di Arturo De Vivo, prorettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II, il Presidente FAI Campania Maria Rosaria de Diviitis ha rivolto un appassionato appello ai nostri volontari: “Voi dovete costruire il futuro, non attendere che il futuro venga da voi”. Anna Gastel, Vicepresidente FAI e madrina dei Gruppi FAI Giovani, ha raccontato come sono nati e ha invitato tutti i presenti a "salvare la bellezza".
Andrea Carandini, Presidente FAI, ha accompagnato i giovani del FAI indietro nel tempo, nella storia, attraverso un affascinante excursus sul valore del volontariato nel corso dei secoli, ricordando, tra le altre cose, che il nel 2014 il FAI ha coinvolto circa 10mila giovani: “più di una legione romana!”. Per Carandini il “volontariato è una forza magnetica che orienta la bussola del vivere attraverso la liberà volontà”, una scelta che cambia il mondo. Il Presidente FAI auspica che l'esperienza della nostra Fondazione venga riprodotta, replicata perché da esperienze diverse: “gli altri possiedono pezzi di verità che noi non abbiamo”.
Il Vicepresidente esecutivo FAI Marco Magnifico ha ricordato che da giovane è stato un volontario di Italia Nostra: “Il volontariato nei giovani sviluppa l'etica – ha dichiarato- io stesso ho imparato a svolgere il mio lavoro attraverso le mie esperienze di volontario. Magnifico ha condiviso qualche prezioso suggerimento con i giovani. Per conoscere bisogna essere mossi dalla curiosità, che diventa un “desiderio inappagabile” da soddisfare mettendo a disposizione tutti i nostri sensi: “l'arte deve essere toccata, non solo vista!”.
“La curiosità deve essere legata all'umiltà e alla “sensualità del guardare, toccare, ascoltare” e il volontario deve mettere questa curiosità a disposizione della collettività, ricordando che “fare bene è un dovere morale. E che bisogna sognare in grande”.
Stefano Consiglio, docente di Organizzazione Aziendale presso l'Università degli studi di Napoli, ha presentato storie di innovazione legate ai Beni culturali, Susy Galeone, della Cooperativa sociale “La Paranza” ha commosso la platea raccontando la storia di Don Antonio Loffredo e dei ragazzi del Rione Sanità di Napoli che hanno saputo valorizzare le splendide Catacombe di San Gennaro, che nel 2014 sono state visitate da 60mila persone – e trarre da questo tesoro un'occasione di riscatto.
Maurizio Simeone, Presidente del Centro Studi interdisciplinari, ci ha condotto nel mondo sommerso della Gaiola: il Golfo di Napoli custodisce resti di ville marittime, maestose cave di tufo, approdi, ninfei e peschiere.
Infine Giorgia Montesano, property manager di Parco Villa Gregoriana, bene del FAI di Tivoli, ha descritto con un entusiasmo contagioso che cosa significa essere un volontario nei Beni del FAI invitando tutti a partecipare ai campi di volontariato FAI Giovani 2015. Con altrettanta passione Martina Luraghi ha presentato le funzionalità di Faiclub, la nuova piattaforma multimediale che sarà messa a disposizione di tutto il FAI.
Nel pomeriggio, i ragazzi hanno potuto partecipare a diversi tavoli tematici su temi importanti per il loro impegno come volontari. In serata, invece, hanno visitato le Catacombe di San Gennaro.
Il giorno successivo sono stati accolti al Parco Sorgenti Ferrarelle di Riardo (Caserta), bene valorizzato dal FAI. Michele Pontecorvo, responsabile della Comunicazione e CSR di Ferrarelle, ha invitato i giovani a cercare “occasioni di collaborazione tra profit e non profit”, come quella tra la sua azienda e il FAI. Qui il Direttore Generale FAI Angelo Maramai ha presentato ai ragazzi il Piano strategico della Fondazione e il Presidente Carandini ha avuto il compito di chiudere i lavori: “Cari ragazzi – ha detto”, “vedrete un nuovo FAI e sarete voi giovani a costruirlo”.
Ringraziamo di cuore tutte le persone che hanno scelto di partecipare a questo grande evento, l'Università degli Studi di Napoli Federico II - Dipartimento di Scienze Politiche, Ferrarelle. Diamo a tutti i giovani volontari del FAI appuntamento al prossimo anno!
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