09 aprile 2024
Nel corso dell’estate 2023 è stato restaurato il pergolato a sbalzo soprastante la veranda di Villa Necchi Campiglio, dimora anni Trenta nel cuore di Milano, progettata da Piero Portaluppi.
La pergola, disegnata dallo stesso architetto, con un caratteristico motivo a triage, è un elemento in legno che, ancorato alla muratura, segna l’angolo della casa ombreggiando la veranda.
Ampie porzioni della pergola originale, perse a causa della marcescenza del legno, sono state ricostruite nel corso dei restauri realizzati dal FAI dal 2005 al 2008, per l’apertura della Villa come casa-museo.
Negli ultimi due anni la pergola ha subito dei localizzati ma significativi peggioramenti dello stato di conservazione, dovuti a un importante attacco fungino non chiaramente visibile dall’esterno ma che ha intaccato internamente la sezione delle travi lignee, penalizzate dall’esposizione verso nord e dalla costante azione degli agenti atmosferici.
Nonostante il restauro fosse già in programma per l’estate, durante la primavera 2023 una piccola porzione di travetto si è fratturata ed è caduta a terra, comportando così un pericolo per la sicurezza.
Grazie ai tanti italiani che hanno scelto di destinare il loro 5x1000 al FAI inserendo il codice fiscale 80 10 20 30 154, sono stati immediatamente realizzati i primi interventi urgenti necessari per la messa in sicurezza di questo elemento e la verifica dell’intera struttura lignea.
Il lavoro è stato effettuato con una piattaforma aerea dotata di un braccio di oltre 30 metri ed è stato realizzato da un falegname e restauratore del legno, che ha verificato e messo in sicurezza tutto il pergolato.
L’intervento di restauro e consolidamento strutturale vero e proprio è stato poi realizzato durante il mese di agosto: gli elementi recuperabili sono stati conservati e restaurati, mentre le parti ammalorate sono state sostituite da elementi analoghi in legno di larice, nel rispetto del disegno originario di Portaluppi.
I fondi del 5x1000 sono stati utilizzati anche per sostituire una delle due pompe di calore che assicurano la climatizzazione della Villa e del padiglione del tennis grazie a un impianto geotermico. Il macchinario, installato nel 2007 e non più performante, è stato sostituito e si è colta l’occasione per ottimizzare i circuiti dell’acqua di falda e migliorare il sistema di filtraggio.
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