Grandi navi: no al progetto del Canale Contorta

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Grandi navi: no al progetto del Canale Contorta
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17 ottobre 2014

Il FAI plaude alla decisione del Governo di bloccare da gennaio 2015 il passaggio delle Grandi Navi a Venezia lungo il Canale della Giudecca, davanti a Piazza San Marco. La Fondazione, tuttavia, ritiene che l'alternativa individuata dal Governo l'8 agosto 2014 - il Canale Contorta Sant'Angelo – non sia la soluzione, ma provochi piuttosto un ulteriore danno all'ecosistema già precario della Laguna e al paesaggio veneziano.

Il FAI ha depositato oggi al Ministero dell'Ambiente le proprie osservazioni al progetto Canale Contorta Sant'Angelo , avviato alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il 17 settembre scorso con la procedura accelerata (30 giorni) prevista dalla Legge Obiettivo (sebbene l'opera non risulti a oggi nell'elenco di quelle previste dalla stessa Legge). In ragione di tali osservazioni la Fondazione chiede al Governo di bloccare la procedura di VIA, sia perché il progetto del Canale Contorta Sant'Angelo contrasta con tutte le leggi di pianificazione che tutelano la Laguna, sia perché la modalità accelerata impedisce il confronto con progetti alternativi.

Il progetto Contorta Sant'Angelo, infatti, prevede lo scavo di un canale lungo circa 5 Km, con una cunetta navigabile larga 100 metri e profonda 10.50 metri, che rischia di alterare l'equilibrio morfologico e idrogeologico dell'ambiente imponendo trasformazioni irreversibili della Laguna, già minacciata dal degrado e dal turismo di massa di cui Venezia è meta. L'avanzamento accelerato di quest'unico progetto ignora l'allarme gravissimo espresso dall'UNESCO a Giugno 2014 sulla necessità di tutelare e mantenere integra la laguna ammonendo lo Stato italiano del rischio di una possibile cancellazione della città dal novero dei luoghi soggetti a tutela mondiale.

Il FAI ritiene necessario, inoltre, che nella scelta della soluzione alternativa al passaggio delle Grandi Navi, il Governo prenda in considerazione altre proposte meno impattanti dal punto di vista ambientale, come l'ipotesi del porto extra lagunare (oggi in fase di pre-valutazione), e le avvii a una medesima procedura di VIA ordinaria, garantendo così una regolare comparazione.

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