Giornate FAI per le scuole: testimonianze di un'esperienza educativa

Giornate FAI per le scuole: testimonianze di un'esperienza educativa

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Giornate FAI per le scuole: testimonianze di un'esperienza educativa
Scuola

02 dicembre 2021

Da lunedì 22 novembre a sabato 27 novembre 2021 gli studenti di tutta Italia hanno avuto la possibilità di conoscere e valorizzare il loro territorio accompagnati dagli Apprendisti Ciceroni, studenti appositamente formati dai volontari FAI che operano in un dialogo continuo con i loro docenti. Indossati i panni di narratori d’eccezione, gli Apprendisti Ciceroni hanno raccontato alle classi in visita il valore di questi luoghi e le storie che custodiscono.

Di seguito riportiamo alcune testimonianze dei protagonisti di questa settimana tutta dedicata alle scuole:

La prof.ssa Chiara Baj, dell’Istituto Statale Valceresio di Bisuschio (VA) commenta così l’esperienza delle Giornate FAI per le scuole: “Giovedì mattina con una certa emozione ci siamo trovati in piazza San Vittore a Varese. Ci sembrava quasi strano, dopo questi mesi di chiusure e restrizioni, poter essere fuori con i nostri ragazzi a fare scuola davvero, dal vivo, in prima persona.
La stessa emozione l'ho vista sui volti degli alunni in visita e dei loro insegnanti; i loro ringraziamenti e complimenti sono stati il regalo più bello, che ricompensa di tutto il lavoro che c'è dietro l'organizzazione di un evento come questo.
Per fare bene le cose bisogna metterci passione, impegno ed emozione e nelle nostre Giornate FAI per le scuole c'erano tutte queste componenti più una, la speranza, la speranza che la bellezza possa salvarci ancora.”

Silvia Lunelli, del Liceo Linguistico Sophie M. Scholl di Trento, descrive con queste parole il suo impegno da Apprendista Cicerone a Palazzo Cresseri Pedrotti di Trento: “(…) Il progetto, si è rivelato un’opportunità, per renderci conto di quanto poco si conoscano i beni inestimabili che ci circondano e quanto questi meritino cura e attenzione, da parte di tutti i cittadini.
Sostengo, anzi sosteniamo, che attraverso lo studio abbiamo instaurato un legame con il palazzo Saracini Cresseri Pedrotti in via Giannantonio Manci di Trento. È il legame indissolubile della mutua appartenenza: grazie al progetto "Apprendisti Ciceroni" l'edificio è diventato nostro, e anche noi, apparteniamo un poco a lui. Secondo le leggi di un'alchimia misteriosa, il palazzo appartiene anche alle classi che hanno gentilmente ascoltato la nostra presentazione.
E quale strumento migliore di questo rapporto speciale, per spingerci a essere conoscitori dei beni culturali e diventarne scrupolosi custodi?”

Maria Teresa Di Blasi, Marilisa Spironello, Melita Leonardi, della delegazione FAI di Catania, ci raccontano che: “Le Giornate FAI per le scuole provocano, così come tutti glia altri eventi della Fondazione, un’onda di fortissime emozioni. Si comincia la mattina con l’arrivo degli Apprendisti Ciceroni, eleganti, motivati, sereni e si continua con i ragazzi delle scuole che si sentono i veri protagonisti della grande festa.
Per noi delegati l’emozione non cambia, è sempre la stessa da anni e, nel mio caso, da decenni. È un misto di orgoglio e piena soddisfazione del lavoro fatto e una grande riconoscenza per tutti quelli che si sono spesi anima e corpo per la riuscita della giornata.
Grazie FAI per tutto questo, siamo già pronti per la prossima avventura!”

Silvia Brusa dell’Istituto Magistrale A. Cairoli di Pavia, illustra con queste parole le Giornate FAI per le scuole: “(…) Fin dall’inizio del triennio ho apprezzato la materia; mi affascina moltissimo, infatti, studiare le opere d’arte, descriverle in ogni dettaglio, spiegarne i significati, collocare il tutto in un’epoca storica precisa e fare riferimenti a questa: il progetto che abbiamo svolto con il FAI mi ha permesso di capire come concretamente si possono mettere in pratica le conoscenze artistiche acquisite nel tempo. (…)
Durante l’evento ho descritto le sculture a gruppi di ragazzi delle scuole superiori prima, poi a bambini delle elementari, ed è stata una soddisfazione immensa vedere, soprattutto negli occhi dei più piccoli, la curiosità tipica della loro età, ma riferita a qualcosa di più complicato da comprendere, diverso da ciò che osservano ogni giorno. Nonostante io sia molto timida e abbia paura di esprimermi in tanti contesti, in questa situazione sono riuscita a liberarmi dalle ansie e a concentrarmi su quello che dovevo realmente fare: trasmettere a qualcuno ciò che avevo imparato con piacere. È stata un’esperienza molto stimolante, interessante e di crescita.”

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