Garibaldi offeso dalla stupidità

La mamma degli idioti è sempre incinta, recita l’adagio che spesso in Italia ha trovato e trova terreno fertile. L’ultima riprova arriva da Internet, mare magnum di spiriti e menti libere che a volte (Facebook docet) si rendono responsabili di comportamenti, definiamoli così, “inidonei”. Qualche “burlone”, dotato di conoscenze informatiche non indifferenti, si è intrufolato nel sito del FAI www.iluoghidelcuore.it e, in una pagina interna, ha cambiato il nome di una foto di Giuseppe Garibaldi, testimonial d’eccezione della quinta edizione del Censimento, in “garibaldidimmerd…” (togliamo volontariamente il gusto completo della bieca goliardata eliminando la vocale finale…).

Un gesto talmente ridicolo e basso da poter essere difficilmente preso sul serio. E sempre con il sorriso (a mezz’asta, come potrebbe esserlo la bandiera italiana se dovessimo dare al gesto un’importanza che non ha), il FAI ha accolto l’idea, per fortuna solo leggermente paventata su Internet, che la Fondazione possa avere avuto in qualsiasi modo un coinvolgimento in tutto ciò.

E’ davvero superfluo sottolineare che il FAI ha scelto come testimonial d’eccezione proprio Garibaldi, eroe del Risorgimento italiano, in quanto simbolo di quell’Unità italiana che ancora oggi rappresenta uno dei valori fondanti della nostra Repubblica. Dare anche solo una minima importanza a questo gesto “goliardico” significherebbe portare su un livello inaccettabile il valore del sangue dei Mille eroi che quel 14 maggio 1860 scrissero una delle pagine più belle della storia del nostro Paese.

Sorridiamo a mezz’asta, dunque. Un sorriso che significa indifferenza a un gesto irrilevante, ma allo stesso tempo un consiglio a riflettere sul motivo che ha spinto anche solo uno degli oltre 60 milioni e trecentomila italiani a fare un’azione del genere. Rimanendo in tema di adagi popolari, a buon intenditor…