Formula 1 all'Eur, FAI sbalordito

Formula 1 all'Eur, FAI sbalordito

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Formula 1 all'Eur, FAI sbalordito
Presidente FAI

05 novembre 2010

“La Formula 1 al quartiere Eur di Roma! Qualche volta ci sono idee e proposte che lasciano veramente sbalorditi”. Non usa mezzi termini il Presidente FAI, Ilaria Borletti Buitoni, per commentare il progetto per la realizzazione di un Gran Premio di Formula 1 all'interno del quartiere Eur a Roma, che sarà presentato al Comune capitolino il prossimo 9 novembre. Oltre al tracciato, è prevista la necessità di edificare nell'area delle Tre Fontane centri commerciali e residenziali, ristoranti e centri sportivi per un totale di 25mila mq di Superficie utile lorda in variante di piano regolatore.

Le conseguenze di un progetto del genere, che coinvolge un quartiere altamente abitato, sono evidenti. Fra queste in particolare ne spiccano due:

  • il rumore emesso da un solo bolide di Formula 1 è pari a 140 decibel, contro i 35-40 che rappresentano la massima soglia tollerabile, ed è in grado di giungere fino a 6 km di distanza. Facile capire il devastante impatto su un'area residenziale, dove è presente anche l'Ospedale Sant'Eugenio;
  • il progetto diventerebbe prioritario rispetto alla realizzazione di altre infrastrutture di primario interesse pubblico per la città come il prolungamento della linea metropolitana B e la realizzazione della scuola media dell'Eur.

“Roma ha molti, moltissimi problemi – spiega Ilaria Borletti Buitoni - di carenza infrastrutturali, di qualità degli spazi verdi, di viabilità, solo per citarne alcuni. Eppure quando si parla di iniziative di rilancio si pensa... alla Formula 1, ormai consolidata manifestazione a Monza (chissà come sono felici i Monzesi che si vedono privati del Gran Premio dopo decenni, un'attrattiva importante per una città non di facile promozione… o forse si pensa di fare due Gran Premi?). E si pensa di portare la corsa all'Eur, quartiere di Roma abitatissimo”.

Ma perché un progetto del genere? “Forse – conclude il Presidente FAI - perché l'obbiettivo è in realtà un altro... ancora una volta a detrimento del verde, di un quartiere architettonicamente molto importante, del concetto di uso dello spazio pubblico. Ci pensino bene i romani: al rumore, al trambusto, alla massa di turisti dei quali non credo la città abbia bisogno. Ci pensino e facciano sentire la loro voce”.

Nell'immagine una ricostruzione di fantasia.

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