FAI TV, on air l'altra metà del Novecento

L'arte del Novecento italiano ha tante sfaccettature: non solo Umberto Boccioni, Giorgio de Chirico e Mario Sironi, ma anche gli esponenti delle correnti più sperimentali, in dialogo con la pittura moderna europea. E' a loro che è dedicata la prossima lezione del corso d'arte del FAI Maestri d'Italia. Sperimentazioni e ritorni all'ordine nella modernità. Lo sviluppo di un linguaggio figurativo nazionale: mercoledì 14 novembre 2012 alle ore 18.00, presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi di Milano, Paolo Rusconi, docente proveniente dallo stesso ateneo, racconterà L'altra metà del Novecento: Torino, Roma, Milano. Chi non potrà essere presente all'incontro potrà rivederlo on demand su FAI TV da giovedì 15 novembre 2012!

All'inizio degli anni Trenta, attaccato da più parti, il Novecento Italiano, movimento artistico che prese piede negli anni Venti del XX secolo, aveva perso i propri uomini nelle posizioni chiave dell'ordinamento sindacale stabilito dal regime. Si trovava, infatti, in difficoltà soprattutto per dibattiti interni al gruppo che propendevano per una maggior apertura alle correnti della pittura moderna europea. A Torino un gruppo di sei artisti (Boswell, Chessa, Galante, Levi, Menzio, Paulucci) iniziò a provare cromie audacemente sperimentali, mentre a Roma, tre artisti (Raphael, Mafai e Scipione), citati come i maggiori interpreti di "un'arte eccentrica e anarcoide", privilegiarono una pittura più espressionista che si caratterizzava per una tensione romantica, visionaria, dall'iconografia originale. Nel contempo a Milano un gruppo di giovani (Del Bon, Lilloni, Spilimbergo, Sassu, Birolli, Manzù), radunati dalla personalità del critico napoletano Edoardo Persico, già portavoce dei sei torinesi, si schierò per una pittura non allineata alle durezze e alle formalizzazioni del Novecento, con riferimenti alla pittura Fauve e primitiva.

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