21 settembre 2020
"I dati resi noti dall’Enit sono confortanti, sia per quanto riguarda il numero delle presenze dei vacanzieri nei mesi di luglio e agosto, sia per la scelta fatta dalla maggioranza degli italiani di rimanere nel nostro Paese per trascorrere il periodo di ferie." dichiara Lorenza Bonaccorsi, Sottosegretaria al Turismo del Mibact.
Secondo l'ultimo bollettino Enit - Agenzia Nazionale del Turismo, la stragrande maggioranza degli italiani, il 97% ha scelto la penisola italiana per le vacanze, riducendo al 3% il totale dei vacanzieri che si è diretto all'estero. L'ultimo rapporto mostra buone previsioni per il periodo turistico autunnale.
Enit ha intervistato oltre 4mila persone nell'ultima settima di agosto (dal 24 al 30) per fare il punto sull'estate. Dal bilancio emerge che il 41% degli italiani non ha potuto fare vacanza, mentre il 59% della popolazione ha effettuato almeno 1 periodo fuori casa.
La maggior parte degli italiani è rimasto in patria nel 97% dei casi, preferendo destinazioni quali l'Emilia Romagna, la Puglia e la Sicilia, scelte dal 9% dei vacanzieri italiani. Buone performance anche quelle della montagna con il Trentino Alto Adige (8%), ma anche la Toscana (8%), il Piemonte (7%) e la Lombardia (7%). All’estero (3%), gli italiani sono rimasti in Europa mediterranea (35%), in Nord Europa (24%) o nell’Est europeo (14%), anche a causa delle limitazioni imposte sui Paesi da poter raggiungere.
Ecco quindi che l’emergenza Coronavirus ha, sotto un certo aspetto, portato gli italiani a riscoprire il proprio Paese, un fenomeno favorito anche dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali.
La riscoperta da parte degli italiani del proprio Paese ha sicuramente portato risultati interessanti non solo dal punto di vista economico, ma anche in termini di valorizzazione e scoperta delle proprie origini e senso di appartenenza ad uno dei Paesi più belli del mondo.
C’è anche un altro vantaggio. I pochi turisti che si vedono per le strade delle principali città italiane da visitare sono attratti dalla natura insolita di questa stagione turistica
Tuttavia, la maggiore presenza degli italiani, i quali hanno favorito il turismo interno, non compensa quella degli stranieri.
Patrizia De Luise, presidente nazionale Confesercenti, chiede di “istituire delle zone franche urbane nei centri storici dei Comuni di interesse culturale ad alto flusso turistico – i più colpiti dall’ondata negativa del coronavirus – affinché le imprese che vi operano possano godere di un sostegno sociale sotto forma di un contributo da utilizzare in compensazione dei versamenti tributari e contributivi”.
Secondo una ricerca della società di consulenza Deloitte, affinché il settore turistico italiano si riprenda nel tempo, il Governo deve agire ora. “L’Italia deve far sentire i turisti al sicuro – ha dichiarato Andrea Poggi, senior partner di Deloitte – e deve investire in forme innovative di turismo che sfruttino il marchio del Made in Italy per aumentare il suo potere economico”.
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