Dicono di noi. Nei giorni della quarantena il FAI sui media nazionali

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Dicono di noi. Nei giorni della quarantena il FAI sui media nazionali
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15 aprile 2020

Amore per l’Italia, prossime aperture e un nuovo modo di fare turismo sono i temi affrontati dal Presidente Carandini e dal Vicepresidente Esecutivo Magnifico nelle interviste ai media nazionali durante il lungo lockdown.

Siamo in quarantena da oltre un mese, tutti gli uffici e i Beni del FAI sono chiusi. In un’intervista a “RaiNews24” il 1 aprile 2020 il Presidente Andrea Carandini ha sostenuto:

«Se lo Stato farà la sua parte, se i privati faranno la loro parte, se gli italiani continueranno a darci la loro simpatia e la loro adesione iscrivendosi, il FAI farà ulteriori passi avanti dopo questo momento di fermo e di grossa difficoltà.»

Nonostante la chiusura delle attività e degli eventi, in queste lunghe settimane non abbiamo mai smesso di promuovere e valorizzare il nostro patrimonio, per esempio con il lancio attraverso i social del progetto #ItaliaMiManchi - ripreso anche dai TG nazionali e regionali - che permette di seguire le storie del FAI comodamente da casa attraverso i racconti di Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo e dello staff della Fondazione.

Intanto si lavora alla ripartenza.

«Torneremo a viaggiare nel nostro meraviglioso Paese perché mai come ora ne sentiamo la mancanza – ha affermato Marco Magnifico, Vicepresidente Esecutivo FAI su “Vanity Fair” dell’8 aprile - Siamo pronti per ripartire e per immaginare un’estate da trascorrere qui, scegliendo tra le infinite proposte di arte, cultura, natura, mare, montagna, laghi, campagna, musica e cucina che ci offre il paese più bello del mondo: il nostro».

Lo sostiene anche il Presidente Andrea Carandini in un’intervista a Unomattina lo stesso giorno:

«Dobbiamo assolutamente valorizzare l’Italia che ha luoghi meravigliosi evitando quest’estate di andare all’estero, perché noi ci accorgiamo dei paradisi quando li abbiamo perduti.»

Dopo il lungo lockdown saranno i giardini storici dei nostri Beni i primi luoghi che con ogni probabilità potremo aprire e per l’occasione il Vicepresidente Esecutivo Magnifico ha dichiarato all’“Eco di Bergamo”: «Bergamo è diventata suo malgrado la città simbolo di questa tragedia. L'ultima donazione arrivata al FAI è stata proprio Palazzo Moroni ed è come se il destino ci avesse suggerito il modo più bello di essere utili a Bergamo. Abbiamo quindi chiuso altri progetti e dato la priorità a Palazzo Moroni, accelerando i tempi così che appena sarà possibile apriremo subito i giardini.»

Anche il turismo andrà ripensato, a questo proposito il Presidente Carandini ha dichiarato a “Rainews24”: «Non ha molto senso ricevere profluvie invasioni barbariche di turisti i quali vengono, non capiscono nulla, fanno un selfie, se ne vanno. Noi abbiamo bisogno di un turismo differenziato che sappia apprezzare le grandi città d’arte ma anche tutta quell’Italia minore che è splendida e anzi è l’unica che ormai non è toccata dall’usura, dal consumo, dalle convenzioni; è l’Italia montana, l’Italia dei villaggi, l’Italia dei paesaggi meno frequentati.» In questo modo il Presidente ha posto l’accento proprio sul Progetto Alpe che il FAI ha lanciato durante il Convegno Nazionale tenutosi a Parma il 15 febbraio scorso, progetto di ampio respiro dedicato alla tutela e alla valorizzazione delle aree interne montane del Paese.

Sulla “guerra” che stiamo combattendo contro il Codiv-19 e sul ritorno alla normalità che auspichiamo avvenga molto presto, Marco Magnifico, in un’intervista a “Isoradio” del 10 aprile ha infine sottolineato:

«Avere a che fare con il male, ci fa capire quanto sarà importante agire con rispetto quando usciremo dalla quarantena. Vivere in un’epoca di vacche grasse, fa credere di essere invincibili e invulnerabili. La Natura ci ha dimostrato in queste settimane che non lo siamo, quindi ci ha dato una lezione di umiltà, da farne tesoro per una vita futura più consapevole, più morigerata e più rispettosa della Terra.»

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