03 settembre 2019
Su Robinson di La Repubblica di sabato 31 agosto, Gregorio Botta racconta di un viaggio emozionante nel migliore espressionismo astratto: la mostra personale – a cura di Anna Bernardini - del pittore Sean Scully, Long Light fino al 6 gennaio 2020 a Villa e Collezione Panza a Varese.
È a Villa Panza che Scully trova la sua destinazione naturale: la magnifica residenza di Giuseppe Panza di Biumo, celebre collezionista, scomparso 9 anni fa, ora gestita dal FAI, sembra fatta apposta per lui. Perché ospita quel che resta di una strepitosa arte contemporanea, oggi disseminata nei musei del mondo: da Dan Flavin a Lawrence Carroll, da James Turrel a Robert Irwin, sono tutte opere il cui tema dominante è la luce. E Long Light, luce lunga, è il poetico titolo scelto da Scully per la mostra. Binomio che racchiude due idee: una che i quadri parlano attraverso la loro luminosità, la seconda che pretendono tempo per essere visti.
Gli spazi della dimora varesina ospitano il nucleo di lavori realizzati da Scully tra il 1970 e il 2019, allestiti seguendo un percorso cronologico-tematico che focalizza alcuni momenti fondamentali della sua ricerca: le superfici vibranti dei lavori di Sean Scully scatenano una sorta di seduzione ipnotica capace di trasportare il visitatore in un profondo viaggio intellettuale ed emotivo.