07 giugno 2019
“Un museo particolare, per testimoniare la vita veneziana nel ventesimo secolo…e perché la sua bellezza, di cui abbiamo felicemente goduto per diversi anni, possa continuare a essere apprezzata negli anni a venire da tanti altri”.
Con questo pensiero, nel 2017, i coniugi Bortoli ci hanno lasciato in eredità l’appartamento all’interno del quattrocentesco palazzo Cà Contarini a Venezia. Il FAI, nel rispetto del mandato, ha avviato i restauri, attualmente in fase avanzata, per convertire l’abitazione privata in casa museo.
Nel corso dei complessi lavori di adeguamento degli impianti per il cambio di destinazione d'uso, lavori indispensabili per l'apertura della casa museo, sono emerse alcune criticità strutturali che impongono una variante progettuale. Questo imprevisto comporta uno slittamento del crono programma dei lavori e un breve differimento della data di apertura della casa museo, prevedibile nella seconda metà dell'anno corrente.
L’appartamento, già aperto al pubblico in occasione delle Giornate FAI di Primavera 2018, si svolge ai lati del tipico portego veneziano che immette in tre grandi stanze: il salone centrale, la sala da pranzo e un salotto, che si affacciano sul Canal Grande. Soprattutto il salone, attraverso la grande quadrifora gotica e un balcone, possiede una straordinaria vista della città con al centro uno dei suoi monumenti più rappresentativi, la Basilica della Salute.
L’arredo dell’abitazione, composto dai coniugi Bortoli che la acquistarono nel 1989, è lo specchio di una vita borghese di composta eleganza: mobili veneziani e inglesi, dipinti veneziani settecenteschi, come gli affreschi dei soffitti, decorazioni in colori pastello nello stile rococò della Serenissima e una raccolta di oggetti d’uso tra cui spicca l’argenteria.
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