Dai cantieri: lavori al Mulino Maurizio Gervasoni

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Dai cantieri: lavori al Mulino Maurizio Gervasoni
Cantieri

30 aprile 2015

In questo periodo siamo intervenuti per valorizzare e proteggere il Mulino di Roncobello (BG), un Luogo del Cuore con centinaia di anni di storia alle spalle. Lavori in corso anche a Villa e Collezione Panza di Varese, al Bosco di S. Francesco di Assisi e al Lazzaretto di Verona.

Il Mulino Maurizio Gervasoni a Roncobello (BG) è un piccolo tesoro di cui il FAI si prende cura. Da sempre è il cuore della piccola comunità che lo circonda: è nato a metà del Cinquecento e per secoli è stato il fulcro della piccola comunità montana ed è stato custodito dalla stessa famiglia, i Gervasoni ed è stato anche il primo Luogo del Cuore salvato dal FAI.

I lavori al Mulino

Il FAI si prende cura con passione e dedizione di questo luogo così prezioso, che racconta di una grande tradizione agricola e contadina: la macina e gli attrezzi sono tenuti in perfette condizioni, quasi debbano essere pronti ad essere utilizzati da un momento all'altro. Al termine dello scorso anno abbiamo pulito a fondo i locali del Mulino e abbiamo trattato con una sostanza antitarlo alcuni arredi e strumenti da lavoro, altri sono stati portati in un laboratorio di restauro. Questo mese, dopo la chiusura invernale, i nostri volontari e quelli dell'Associazione Maurizio Gervasoni Onlus, guidati da un restauratore, hanno concluso una nuova pulitura con compressore e aspiratore, posa di antitarlo, olio e cera. Infine abbiamo acquistato del materiale idoneo alla conservazione di alcuni oggetti tolti dal percorso di visita in vista di un nuovo allestimento dei locali.

Gli altri cantieri

Villa e Collezione Panza, Varese – nuovi spazi espositivi

Dopo il grande successo della mostra “AISTHESIS”, la Collezione della Villa si è arricchita delle opere site specific realizzate da Robert Irwin e James Turrell. Abbiamo quindi dovuto trovare nuovi spazi per ospitare le esposizioni temporanee, che negli ultimi anni hanno richiamato un grosso pubblico: le vecchie rimesse per le carrozze delle scuderie, prima usate come magazzini, sono state sgomberate, restaurate, climatizzate e riallestite. L'opera di Martin Puryear è stata ricollocata nella sua originaria posizione sotto il portico. Contemporaneamente sono stati spostati gli uffici, liberando la cappella settecentesca dove erano collocati, che sarà restaurata e riaperta al pubblico.

Lazzaretto di Verona – Analisi ferromagnetiche e rilievo laser scanner

Si sono conclusi i lavori di pulizia e eliminazione della vegetazione infestante che copriva l'area del Lazzaretto, permettendo una migliore lettura della conformazione architettonica del complesso (. Abbiamo anche terminato le indagini ferromagnetiche su 12mila metri quadri di terreno, necessarie per scoprire la presenza di ordigni bellici. In passato erano già state eseguite delle operazioni di bonifica, ora si è intervenuti su parti che erano state escluse da queste azioni, come quelle monumentali, quelle occupate da macerie o da reperti da salvaguardare e i sei pozzi di approvvigionamento dell'acqua e delle zone limitrofe. Sono incominciate infine le operazioni di rilievo laser scanner dell'area, che permetterà la redazione del progetto di restauro e riqualificazione. I lavori sono resi possibili grazie al fondamentale contributo di Fondazione CariVerona e Banca Popolare di Verona.

Bosco di San Francesco, Assisi - potatura ulivi

Abbiamo potato tutti gli uliveti del Bosco di San Francesco, da quello del Terzo Paradiso, a quello della Torre, di Campolungo e del Mulino. Gli oltre 400 alberi sono stati potati da una squadra di giardinieri del FAI con l'aiuto di un volontario esperto, che ha generosamente offerto la sua collaborazione. Si è intervenuti anche sui giovani esemplari di ulivo piantati due anni fa, dando loro la forma adatta per la crescita. In seguito gli uliveti saranno concimati e a fine ottobre-inizio novembre si eseguirà la raccolta delle olive, con la speranza che quest'anno non si ripresenti la mosca olearia, un parassita che non ha permesso di eseguire il raccolto l'anno scorso. A tal fine sono state eseguite delle analisi su alcuni rametti secchi trovati durante le potature, che non hanno per fortuna evidenziato alcun rischio di malattia.

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