25 ottobre 2019
Il fiume Oreto nasce da numerose sorgenti nella Conca d’oro. Lungo il suo percorso, in particolare nei tratti in cui attraversa i centri abitati, è stato sottoposto a un’urbanizzazione scriteriata che non ha tenuto conto dell’entità fiume e del suo alveo fino al punto da essere ridotto per lunghi tratti a discarica sia di acque reflue che di materiali di scarto e rifiuti di ogni genere.
Cittadini, associazioni e istituzioni si sono mossi più volte a favore della sua rivalutazione tanto che il fiume è diventato un "Luogo del Cuore" degli italiani: nell’ultima edizione del Censimento ha ottenuto 83.138 voti qualificandosi al secondo posto della classifica nazionale, e primo della classifica dei "Luoghi d’Acqua".
A tal riguardo il FAI, che con la sua rete territoriale - rappresentata dalla Delegazione di Palermo con il Gruppo Giovani – si era già mobilitato durante il Censimento per raccogliere voti a favore del fiume Oreto in sinergia con il Comitato Salviamo l’Oreto, si sta ora impegnando per incentivare il virtuoso processo di cooperazione fra cittadinanza e istituzioni, per ideare un masterplan d’intervento complessivo e definire un piano di azioni regolate da un Contratto di fiume.
Sono infatti in corso i lavori di un tavolo tecnico promosso dal Comune di Palermo e composto dall’Assessorato al Territorio e all’Ambiente della Regione Sicilia, dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, dai Comuni di Altofonte e Monreale attraverso cui scorre il fiume, dal FAI, dal Comitato Salviamo l’Oreto e dalle Associazioni ambientaliste e dai gruppi civici attivi sul territorio, con incontri periodici di raffronto.
L’impegno delle parti in campo sta già dando i primi frutti perché il progetto per bonificare una parte di fiume e renderla fruibile alla città di Palermo è stato candidato a un bando di finanziamento dell’assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia. Siamo lieti di annunciare che l’unione Europea l’ha dichiarato ammissibile: è un nuovo, importante passo verso l’auspicato arrivo di un finanziamento di 6,8 milioni di euro.
La forza del censimento dei Luoghi del Cuore è proprio questa: unire cittadini, istituzioni e luoghi per portare risultati concreti in un territorio troppo spesso ferito, ma che trova sempre un coro di voci disposto a impegnarsi per levarsi in sua difesa, per chiedere che venga conosciuto, protetto, recuperato, valorizzato.