29 marzo 2019
È rientrata nella sua sede naturale, alle spalle del monumentale altare maggiore della Chiesa a Lei intitolata a Calvizzano, la splendida tela raffigurante la Madonna delle Grazie. L’intervento è stato reso possibile grazie al contributo di 11.000 euro, assegnato nell'ambito dell’ottava edizione de “I Luoghi del Cuore”, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
Durante il censimento del 2016, la Chiesa Santa Maria delle Grazie ha ricevuto 11.303 voti, classificandosi seconda in Campania, grazie ad un plebiscito popolare se si pensa che il comune di Calvizzano conta poco più di 12.000 abitanti; questo risultato ha permesso alla Parrocchia di partecipare al bando che il FAI lancia dopo ogni edizione, presentando il progetto di restauro relativo al dipinto La Madonna delle Grazie posto alle spalle del monumentale altare maggiore della Chiesa. Il progetto è stato valutato idoneo e ha così ottenuto il contributo “I Luoghi del Cuore” a cui si è aggiunto il cofinanziamento della Parrocchia.
L’affetto dei cittadini per questo luogo non si esaurisce però qui, a testimonianza del forte attaccamento a questo luogo del cuore, in occasione del censimento 2018 la Chiesa Santa Maria delle Grazie ha ricevuto oltre 21.000 voti, classificandosi al 13° posto nella classifica nazionale.
Sono tre le enormi tele che abbelliscono le cappelle principali della Chiesa: quella di Maria, Madonna delle Grazie, sull’Altare maggiore, oggetto del restauro; quella di Gesù che porta la Croce verso il Calvario, con una luminosa rappresentazione della Veronica; infine, quella della deposizione dalla Croce di Gesù, con le figure di Maria, delle Pie Donne e di Giovanni Evangelista. Furono tutte commissionate dall’Universitas Calvizzani, cioè dalla Comunità di Calvizzano, al celebre pittore napoletano Nicola Vaccaro, nella seconda metà del XVII secolo.
Visto l’originario cattivo stato di conservazione dell’opera, che ha richiesto un intervento accurato e protratto, è stato possibile effettuare il restauro della sola tela rappresentante la Madonna delle Grazie.
Dopo secoli di esposizione agli agenti ambientali, senza aver mai ricevuto un intervento di ripristino delle condizioni di colore originali, la tela si presentava con varie e significative problematiche: fori dovuti all'imposizione di una corona aurea sul capo della Vergine e del Bambino, strappi provocati da imperizia durante lavori effettuati nel tempo sulla parete, ossidazione e distacchi più o meno evidenti del colore, uno strato macroscopico di polvere e di sostanze addensatesi in quasi quattro secoli di collocazione in sito.
Appuntamento venerdì 5 aprile, alle 19.30, presso la Chiesa Santa Maria delle Grazie in Calvizzano, per la presentazione del restauro.
Durante la serata, aperta al pubblico, a cui saranno presenti tra gli altri il dott. Luca Rotondi, Commissario Straordinario del Comune di Calvizzano, la dott.ssa Maria Rosaria De Divitiis, presidente regionale FAI Campania e la dott.ssa Francesca Vasquez, capo delegazione FAI di Napoli, la prof.ssa Armida Scarpa, dirigente scolastico dell’I.O. Marco Polo, il prof. Luigi Trinchillo, esperto in storia locale, il dott. Gaetano Corradino, direttore di “Ambra Restauri srl”, verrà illustrato l’intervento di restauro che ha restituito l’immagine forse dimenticata dell’opera, dove la figura centrale della Vergine cattura lo sguardo non solo con il colore oltremare dell’abito ma soprattutto con la sua bellezza.
Il restauro consentirà finalmente a tutti i fedeli e ai visitatori della Chiesa Parrocchiale di Calvizzano la fruizione ottimale della tela, realizzata dal Vaccaro secondo i canoni artistici dell’epoca e i dettami canonici definiti nel Concilio di Trento, per le opere da esporre alla pubblica venerazione. Il quadro si presenta in tutto il suo splendore: di certo, quanto più possibile vicino a quello che dovettero ammirare, nel Seicento, i contemporanei di Nicola Vaccaro, un artista esperto di rappresentazioni religiose di notevole ampiezza. Per l’occasione, sono rientrate, contemporaneamente, due tele minori, anch'esse di artisti secenteschi di Scuola napoletana, poste ai lati dell’altare maggiore e rappresentanti, rispettivamente, San Michele Arcangelo e San Luigi Gonzaga, restaurate con il contributo diretto dei fedeli.
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