30 luglio 2020
Nespresso, azienda pioniera e di riferimento nel segmento del caffè porzionato di alta qualità, conferma la sua attenzione per il territorio e l’impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano attraverso l’iniziativa dedicata ai suoi consumatori che consente di visitare i Beni del FAI regolarmente aperti al pubblico in tutta Italia.
Dal 20 luglio al 2 agosto, i consumatori che hanno riportato le capsule esauste Nespresso nelle Boutique hanno ricevuto un coupon che consentiva, acquistando un biglietto di ingresso a uno dei Beni del FAI, di avere il secondo in omaggio e di accedere così ad alcuni dei più bei tesori d’arte e natura che l’Italia può vantare.
Un progetto di valore per sostenere e valorizzare il nostro patrimonio storico, artistico e paesaggistico e, allo stesso tempo, promuovere l’importanza del corretto riciclo delle capsule, a cui l’azienda ha dedicato il programma ‘Da Chicco a Chicco’.
Una collaborazione che proseguirà nei prossimi mesi e che grazie al rilascio di altri coupon consentirà ad un numero sempre maggiore d’italiani di vivere e conoscere le bellezze italiane.
Da sempre attenta al tema della sostenibilità e della tutela dell’ambiente, Nespresso ha scelto di affiancare il FAI per sostenere il patrimonio culturale e ambientale italiano e, allo stesso tempo, promuovere l’importanza del riciclo delle capsule, a cui Nespresso ha dedicato il programma “Da Chicco a Chicco”. Avviato grazie a una convenzione con CiAl (Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio), Utilitalia e CIC (Consorzio Italiano Compostatori), “Da Chicco a Chicco” consente di trasformare le capsule di caffè esauste in nuove risorse. I consumatori possono infatti riconsegnare le loro capsule esauste nell’apposita area recycling presente all’interno delle Boutique Nespresso o in alcune isole ecologiche distribuite sul territorio nazionale.
Una volta raccolte, le capsule vengono trattate con un sistema che permette di separare i residui di caffè e l’alluminio. L’alluminio, riciclabile al 100%, viene destinato alle fonderie per avviare il processo di riciclo che lo trasformerà in nuovi oggetti come penne, biciclette, coltellini. Il caffè, invece, viene trasformato in fertilizzante e utilizzato in una risaia in Provincia di Novara. Il riso prodotto, poi, viene riacquistato da Nespresso e successivamente donato a Banco Alimentare della Lombardia. Finora l’iniziativa, attiva attraverso un sistema capillare di 116 punti di raccolta in 69 città italiane, ha permesso di donare 2 milioni 954 mila porzioni di riso a Banco Alimentare della Lombardia.
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