Ricordo di Pupa Colombo

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Ricordo di Pupa Colombo
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17 dicembre 2015

Nel centro di Milano, in Corso di Porta Vigentina, si trova una casa di ringhiera settecentesca che è stata donata al FAI, tipica architettura del capoluogo lombardo. La corte, le mura, le stanze raccontano la storia della sua ultima proprietaria: Alma Colombo, conosciuta da tutti come Pupa, donna operosa e vivace, appassionata e discreta, come quella Milano in cui ha vissuto.

Domenica 13 dicembre la casa che Pupa ha tanto amato ha accolto una cerimonia di commemorazione a lei dedicata a un anno dalla sua scomparsa. Tanti gli amici presenti tra cui Giulia Maria Crespi, presidente onorario del FAI e Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del FAI. Nell'androne della casa è stata posta una lapide in memoria di questa grande milanese (Nella foto).

Giulia Maria Crespi ha dichiarato: «Noi ricorderemo sempre Pupa, donna generosa, socialmente impegnata che ha sempre affrontato con coraggio e determinazione la vita. Un vero esempio per noi tutti».

Pupa Colombo pioniera di un nuovo modo di viaggiare

Pupa Colombo nasce nel 1926. Donna raffinata e intelligente, amante della musica e delle arti, mette a frutto la sua curiosità e inventa un nuovo modo di viaggiare creando, all'interno di un grande tour operator, itinerari inconsueti in luoghi non ancora toccati dal turismo di massa che lei stessa si divertiva a esplorare per prima. Con i suoi viaggi Pupa ha fatto conoscere il mondo a centinaia di persone.

Racconta Vanna Garavaglia, direttore di Lombard Gate Tour Operator, che è stata una dei suoi collaboratori: «Ho conosciuto Pupa nei primi anni Sessanta: ero alla mia prima esperienza lavorativa, svolta in parallelo con gli studi in Bocconi. Eravamo agli albori di un nuovo modo di viaggiare: lo sviluppo dell'economia, delle comunicazioni e del trasporto aereo permettevano di affrontare le lunghe distanze. I primi viaggi di Pupa in Europa, sulle orme del Grand Tour, non le bastavano più a saziare curiosità e desiderio di conoscere l'altrove. Un viaggio in Indonesia, nell'ambito una sua assegnazione all'Ambasciata Italiana di Giacarta, le aveva aperto orizzonti innumerevoli.

«La sua lunga carriera professionale è stata tutta un susseguirsi di episodi e viaggi clamorosi in tutto il mondo - racconta ancora Vanna Garavaglia -. Ad esempio, perché non provare a raggiungere anche le remote regioni cinesi? Erano anni in cui l'impossibile si avverava. Il tratto riservato del carattere di Pupa e un'impronta tipicamente meneghina facevano sì che Pupa non cercasse notorietà nelle sue scoperte, ma ne gioisse rivivendole nei racconti con gli amici e i collaboratori».

Viaggi di Cultura, uno degli storici competitor della signora Colombo, la ricorda così nel giorno della sua scomparsa: «Negli ultimi anni della sua vita professionale lavorammo anche insieme e ne apprezzammo l'intelligenza creativa e vulcanica. In breve: la signora Colombo era - anche lei - l'immagine stessa della Milano del tempo. Orgogliosa, determinata, intelligente e innovativa».

Pupa Colombo e il FAI

La sua passione per la bellezza si è sposata magnificamente con la missione del FAI – Fondo Ambiente Italiano. Pupa Colombo e Giulia Maria Crespi si sono conosciute frequentando la casa del giornalista e ambientalista Antonio Cederna, la signora Colombo è stata tra i nostri iscritti per molti anni ed è stata tra le prime a scegliere di lasciare un legato importante al FAI: proprio la casa di famiglia in Corso di Porta Vigentina, che ha consegnato alla Fondazione con il desiderio che venga custodita e valorizzata come una testimonianza preziosa della storia di Milano.

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