A San Gimignano qualcosa di nuovo, anzi di antico!

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A San Gimignano qualcosa di nuovo, anzi di antico!
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14 novembre 2015

Al Teatro dei Leggieri, in un incontro dedicato a tutta la città, sabato 14 novembre è stato presentato il progetto di restauro e di valorizzazione e di prossima fruizione del bene FAI che comprende una delle 14 torri del borgo che si affaccia sulla Val D'Elsa. Proposta concreta per un turismo consapevole.

San Gimignano è uno dei borghi più belli d'Italia. Dall'alto di una collina domina la Val D'Elsa, basta attraversare una delle sue porte per entrare in un mondo dove il tempo sembra essersi fermato: la conformazione delle strade e delle piazze del centro storico sono rimaste le stesse dal Medioevo e le sue torri disegnano il profilo del paese in modo inconfondibile. Per questo nel 1990 San Gimignano è stato dichiarato dall'UNESCO Patrimonio dell'Umanità e viene visitato da ben 3 milioni di turisti ogni anno.

Nel cuore di San Gimignano, in via San Giovanni, troviamo Torre e Casa Campatelli. L'edificio è stato costruito a partire dalla fine del XII secolo ma deve il suo aspetto attuale a una serie complessa di operazioni di trasformazione, fusione e ampiamento di diversi corpi edilizi che sono avvenute nel corso dei secoli. Al bene del FAI appartiene una delle 14 torri di San Gimignano che sono giunte fino ai giorni nostri: Torre e Casa Campatelli è quindi un raro esempio di casa-torre di modello pisano, l'unica ad aver conservato i volumi interni originari.

Sabato 14 novembre è stata presentato il progetto di restauro e di valorizzazione di Torre e Casa Campatelli a tutta la città di San Gimignano. Sono intervenuti all'incontro Donatella Capresi, Capo Delegazione FAI di Siena, Felicia Rotundo, Ispettore di zona della Soprintendenza per le Belle Arti e il Paesaggio delle Provincie di Siena, Grosseto e Arezzo, Giacomo Bassi, Sindaco di San Gimignano, Marco Magnifico, Vicepresidente esecutivo FAI, Roberto Parenti, Consulente scientifico rilievo architettonico e analisi storica fasi costruttive, Carlo Nepi, Progettista e Direttore dei Lavori, Carlo Sisi, Responsabile scientifico progetto di allestimento e di valorizzazione, Daniela Bruno, responsabile Ufficio Valorizzazione beni FAI, Marco Di Luccio, responsabile Ufficio Gestione e Sviluppo beni FAI. L'incontro si è aperto con un minuto di silenzio per le vittime degli attentati di Parigi.

Torre e Casa Campatelli è giunta al FAI nel 2004, con il legato testamentario di Lydia Campatelli, l'ultima proprietaria, che ha scelto di donarla alla Fondazione perché le sale, con gli arredi, la Cappella, la piccola terrazza che si affaccia su un panorama splendido, la Torre, tutto venisse restaurato e riaperto al pubblico. I lavori sono iniziati nel 2011 e si concluderanno tra pochi mesi. Torre e Casa Campatelli verrà inaugurata il prossimo 15 aprile 2016, come ha annunciato Marco Magnifico nel corso dell'incontro: il desiderio di Lydia Campatelli tra non molto verrà realizzato.

"Torre e Casa Campatelli verrà restituita a San Gimignano perché le appartiene": per questo tutti i cittadini di San Gimignano "avranno la possibilità di visitarla gratuitamente e ogni volta che lo desiderano", ha dichiarato Magnifico. Per il Vicepresidente esecutivo del FAI è davvero importante che tutta la comunità di San Gimignano sia "coinvolta in un progetto culturale dal forte carattere identitario", come quello di Torre e Casa Campatelli, un antidoto all'omologazione, alla "pericolosa monocultura del turismo".

Magnifico risponde anche alle considerazioni del Sindaco Bassi, che ha accolto positivamente la presenza del FAI a San Gimignano e ha considerato che spesso le amministrazioni comunali sono lasciate sole nel gestire il patrimonio culturale: "per lo Stato San Gimignano è soltanto un Comune di 7 mila abitanti", ha affermato Bassi. Per Magnifico "l'Articolo 118 della Costituzione riconosce agli Enti Pubblici quasi il dovere di servirsi dei cittadini, singoli o riuniti in associazioni e Fondazioni, come il FAI, di lavorare insieme, è l'articolo che sancisce la sussidiarietà: non soltanto l'ente pubblico lavora per il bene comune ma anche il singolo cittadino, il privato, questo è un obiettivo che va raggiunto insieme. Il fatto che siamo qui insieme, signor Sindaco, rinforza questa offerta del FAI di non voler essere un attore isolato: il FAI vuole essere riconosciuto come parte di San Gimignano, che lavora per Sam Gimignano. Il FAI sta al vostro fianco".

Gli interventi di restauro

Dopo le indagini preliminari condotte in collaborazione con il Laboratorio di Archeologia dell'Architettura dell'Università degli Studi di Siena, nel 2012 - grazie a un primo contributo di Friends of FAI - abbiamo completato un primo lotto di interventi sulla torre, con il restauro dei prospetti esterni, del tetto, delle pareti interne e dei solai in legno. A settembre 2014 è iniziato il secondo lotto di lavori, realizzato grazie al sostegno di Arcus SpA e concluso nell'agosto 2015. In questa fase abbiamo restaurato i tetti e le facciate del palazzo, provveduto al consolidamento strutturale dello scalone in pietra e dei solai in legno e all'adeguamento funzionale del piano nobile, con la messa a norma degli impianti elettrici e la realizzazione di nuovi impianti che garantiscano sicurezza, efficienza energetica e sostenibilità ambientale. Tra la fine del 2015 e la primavera del 2016 si completerà l'adeguamento funzionale del piano terreno per la realizzazione dei servizi di accoglienza per il pubblico (biglietteria/bookshop e servizi igienici),delle soffitte e il restauro di arredi dipinti e superfici decorate del piano nobile.

Torre e Casa Campatelli: voce di un racconto

Carlo Sisi ha spiegato che Casa e Torre Campatelli sarà arricchita da tanti oggetti di uso quotidiano che dovevano "riempire la vita" di una famiglia borghese toscana vissuta tra l'Ottocento e il Novecento, che rappresenteranno il gusto e le abitudini dei suoi abitanti. Per Daniela Bruno la Casa diventerà il luogo di un racconto: racconterà la vita quotidiana dei suoi proprietari, il contesto storico in cui hanno vissuto. Plastici e filmati descriveranno la storia dell'edificio e le sua trasformazione da casa-torre a palazzo e anche la storia di San Gimignano nel corso dei secoli, le origini del mito legato a questa città e a tutta la Toscana. L'obiettivo è, per Daniela Bruno, "accrescere la consapevolezza" nel turista di San Gimignano, invitarlo a riflettere, a fermarsi, accendere la sua curiosità con un'esperienza di visita immersiva e coinvolgente. Torre e Casa Campatelli diventerà il punto di partenza per visitare San Gimignano, "come oggi avviene per Casa Noha a Matera".

Marco Di Luccio ha evidenziato, tra le altre cose, alcune ricadute positive che il progetto del FAI avrà per San Gimignano: "Torre e Casa Campatelli avrà bisogno di nuovi volontari e di nuovi collaboratori, avrà un Property manager". La Casa si animerà con mostre, appuntamenti, visite guidate.

Le prime visite guidate sono previste per domenica 15 novembre: una speciale anteprima dedicata esclusivamente ai cittadini di San Gimignano. Il completamento dei lavori di restauro e la realizzazione del progetto di valorizzazione saranno resi possibili grazie al sostegno di Fondazione Ludovico degli Uberti, Friends of FAI e alla generosità dei tanti donatori privati.

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