Bosco di San Francesco, restauro al via

Bosco di San Francesco, restauro al via

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Bosco di San Francesco, restauro al via
Bosco di San Francesco

07 giugno 2010

Un simbolo nel simbolo. Giovedì 27 maggio, il FAI ha aperto ufficialmente il cantiere di restauro del Bosco di San Francesco ad Assisi, donato alla Fondazione nell'ottobre 2008 da Intesa Sanpaolo. Si tratta del restauro paesaggistico più importante mai affrontato fino a ora dalla Fondazione, reso possibile da Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Intesa Sanpaolo, Enel, Regione Umbria, Fondazione Telecom Italia, Comunità Montana dei Monti Martani, Serano e Subasio, e inoltre da Aboca, Andreas Stihl, Fondazione Zegna, Francesco e Giovanni Cataldi, Franco Cosimo Panini Editore, Ikea.

Nel luogo da cui San Francesco lanciò il suo messaggio di armonia fra Uomo e Natura, il FAI ha deciso di celebrare questo giorno importante con un altro gesto simbolico altrettanto evocativo: la realizzazione dell'opera di land artIl Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto, geniale artista esponente di spicco dell'Arte Povera negli anni ‘60-'70 e oggi tra i protagonisti riconosciuti della scena artistica internazionale. Secondo l'artista, un tempo c'era solo il primo paradiso, quello terrestre, governato dall'intelligenza della natura. Poi è arrivato l'uomo, e ha costruito un secondo paradiso, fatto di bisogni e piaceri artificiali. Oggi queste due sfere rischiano una tragica collisione, perché l'uomo sta consumando e deteriorando la natura. Per invertire la rotta è necessaria la creazione una terza sfera: il Terzo Paradiso, l'armonia definitiva tra uomo e natura.

Con un aratro trainato da due buoi, è stato realizzato un solco che riprende il noto simbolo formato da un grande cerchio affiancato da due cerchi più piccoli. Tra novembre 2010 e febbraio 2011 saranno piantumati 160 ulivi a formare un doppio filare che creerà un sentiero definito per i visitatori, largo circa tre metri. All'interno del cerchio principale sarà piantata infine un'asta in acciaio inossidabile dell'altezza di circa sei metri, a significare l'unione tra il Cielo e l'Acqua del sottosuolo. Una grande opera d'arte delle dimensioni di 90mx40m che, per estensione, sarà la seconda opera di Land Art in Italia dopo il Gran Cretto di Gibellina e che rappresenterà, alla fine della passeggiata nel Bosco del FAI, un momento finale di riflessione sul corretto rapporto tra Uomo e Creato.

Oggi puoi entrare per sempre anche tu nella storia dell'arte adottando con mille euro uno di questi alberi. Farai così fiorire per sempre il tuo nome nel Bosco all'interno di questa straordinaria opera di Land Art.

Adotta ora un ulivo del Terzo Paradiso

Scopri il progetto "Il Terzo Paradiso"

Scopri il progetto di restauro del Bosco di San Francesco

GUARDA IL VIDEO - Intervista per l'inaugurazione di "Il Terzo Paradiso" di Michelangelo Pistoletto:

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